Welfare

Cap Anamur. Le proteste dei parlamentari contro un atto di “barbarie”

Dieci parlamentari, promotore Realacci, chiedono di autorizzare l'attracco per i profughi e una normativa sul diritto d'asilo, altri di Ulivo e Prc chiedono azioni immediate di protesta

di Ettore Colombo

Autorizzare l?attracco della nave Cap Anamur in un porto italiano nel rispetto del diritto internazionale sull?asilo e sui diritti umani; concedere il diritto di asilo ai profughi, come previsto dal regolamento comunitario di Dublino II, avviare tutte le procedure legislative per arrivare al più presto ad una nuova legge sull?asilo e sul regime di protezione umanitaria, abolendo la detenzione amministrativa dei potenziali richiedenti asilo. Sono le questioni rivolte al Ministro degli Interni e degli Affari Esteri, grazie all?interrogazione parlamentare presentata ieri alla Camera da Ermete Realacci, deputato della Margherita e presidente onorario di Legambiente. L?appello è stato sottoscritto subito anche da 10 parlamentari di diversi schieramenti: Maurizio Lupi di Forza Italia; Giuseppe Fioroni, Giovanni Buntone, Dorato Mosella della Margherita; Dorina Bianchi dell?Udc; Fabrizio Vigni, Katia Zanotti, Massimo Zunino, Franco Grillini dei Ds. E’ per una mobilitazione immediata sia politica che sociale Oliviero Diliberto, segretario del Partito dei Comunisti Italiani. “Trentasette profughi sudanesi, fuggiti dal loro Paese per motivi politici – afferma Diliberto -, sono costretti da 20 giorni a rimanere nelle acque al largo di Porto Empedocle insieme all’equipaggio della Cap Anamur che li ha soccorsi. Grazie alla legge Bossi-Fini, l’Italia nega loro il diritto d’asilo. Oggi il ministro Pisanu ha dichiarato che devono andarsene a Malta. Una barbarie. Il governo Berlusconi è riuscito a cancellare dalla sua azione politica persino la parola pietà. È necessaria una mobilitazione – conclude Diliberto – ed il mio partito lo farà sia a livello sociale che parlamentare, perché i profughi sudanesi, vittime di guerre e di regimi sanguinari, siano immediatamente soccorsi ed accolti”. Ai 37 sudanesi bloccati sulla Cap Anamur, deve essere concessa l’autorizzazione allo sbarco e riconosciuto loro lo status di rifugiati, vista ”l’urgenza di tale situazione umanitaria”. Lo affermano in un’interrogazione al presidente del Consiglio i parlamentari di Prc Elettra Deiana, Giovanni Russo Spena, Graziella Mascia e Titti de Simone. ”L’impatto di tale vicenda – affermano i deputati – ha suscitato una vasta sensibilizzazione da parte della societa’ civile tanto che 37 comuni aderenti all’Anci hanno dato disponibilita’ per l’accoglimento presso le loro amministrazioni dei profughi sudanesi, mentre un comitato costituito da numerose associazioni laiche e cattoliche sta raccogliendo adesioni in sostegno della richiesta di asilo politico”. Il deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli infine e’ in sciopero della fame per protestare contro il comportamento tenuto dal governo sulla vicenda. ”Se il governo non si decide in tempi brevi a dare una risoluzione alla situazione inumana dei 37 giovani immigrati a cui viene impedito di sbarcare -ha commentato il deputato -sara’ necessario dare vita a forme di disobbedienza per salvare loro la vita”. ”L’iniziativa dello sciopero e’ solo il primo passo – ha proseguito Bulgarelli -sarebbe intollerabile rimanere a guardare mentre viene consumato questo scempio che fa orrore alle piu’ elementari norme di civilta’. Se il governo non cambia rotta -ha concluso il deputato dei Verdi -occorrera’ mettere in campo iniziative di ben altra portata”.


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