Non profit

Cantone: «L’azzardo di Stato favorisce corruzione»

In un incontro a Milano, “Arte contro la corruzione”, il presidente dell'Anac ha parlato anche dell'azzardo legale. «È uno dei fenomeni più gravi con cui il nostro paese deve fare i conti» ha detto, concludendo «Per questo è fenomeno a cui l’Autorità nazionale anticorruzione guarda con molta preoccupazione»

di Giuseppe Frangi

Incontro molto trasversale ieri sera a Milano. Un protagonista della lotta alla corruzione, come Raffaele Cantone in dialogo con Michelangelo Pistoletto, uno dei più importanti artisti italiani viventi. A tema “Arte contro la corruzione”, un percorso lanciato da Casa Testori, hub di giovani artisti alle porte di Milano. Per l’occasione l’incontro si è tenuto nel contesto suggestivo di una nuovo spazio che il Teatro Franco Parenti ha inaugurato ai bordi dell’ex piscina Caimi, quest’anno restituita, splendidamente restaurata, alla città.

Su Cantone inevitabilmente si sono concentrate le maggiori attenzioni. Il magistrato ha fatto un bilancio dei suoi due anni di presidenza dell’Anac e poi, seguendo il tema della serata, ha dialogato con Pistoletto su quali siano i possibili antidoti che a livello culturale possono essere messi in campo per arginare il tasso di corruzione ancora così alto e devastante rispetto alle possibilità di ripresa del paese. Nel corso dei suoi ragionamenti Cantone ha toccato anche il tema dell’azzardo legalizzato. «È uno dei fenomeni più gravi con cui il nostro paese deve fare i conti. È un fenomeno che alimenta anche dinamiche di corruzione. Oggi lo stato incassa oltre 8 miliardi di entrate fiscali dai giochi, ma molti flussi sono fuori controllo perché una percentuale di macchinette non viene collegata in rete». Cantone ha messo anche una data di inizio a questo boom fuori controllo: «È stato con la decisione di sostenere la costruzione delle casette post terremoto a L’Aquila introducendo il poker online. Da lì è iniziato un processo che sta provocando conseguenze drammatiche». Cantone ha giudicato positivamente l’annuncio fatto da Renzi nell’intervista a Vita di togliere le macchinette dai locali pubblici: «Verrebbero almeno salvaguardati quei giocatori casuali che poi finiscono nella trappola dei 10-20 euro al giorno». L’azzardo legale inoltre alimenta i circuiti dell’usura, e questo è fenomeno a cui l’Autorità nazionale anticorruzione guarda con molta preoccupazione.

Il dialogo con Michelangelo Pistoletto si è concentrato in particolare sull’incidenza dei percorso educativi in termini di prevenzione alla corruzione. Pistoletto ha sottolineato che il compito di chi insegna non è tanto quello di porre dei divieti ma di liberare la creatività dei ragazzi. «L’onestà non è figlia di regole o di precetti ma di una meraviglia rispetto alla natura e alla vita. Il denaro ha senso solo se è uno strumento, altrimenti se ne diventa prigionieri, e la corruzione diventa una conseguenza da questa dipendenza. Per questo il miglior modo per combattere la corruzione è quello di difendere il principio che sta alla base del non profit. È il non profit che ci salva dall’essere schiavi del denaro».

Nella foto: da sinistra Carlo Pinardi, Enrico Bertolino, Michelangelo Pistoletto e Raffaele Cantone

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