Non profit

Campovolo: il caso dei due milioni di “spese” del concertone

Secondo il Movimento 5 stelle ben due dei cinque milioni raccolti sarebbero stati spesi per l'organizzazione dell'evento. Una cifra enorme, per un evento come quello, che fa venire forti dubbi sull'opportunità del bis musicale nel 2013

di Lorenzo Alvaro

Campovolo, capitolo 2. Dopo il grande concerto dell'anno scorso, Italia Loves Emilia, lancia un nuovo emento musicale a Carpiper il 2013. Lo scopo sempre lo stesso: raccogliere fondi per le zone terremotate. Ma non è questa la vera notizia. A destare scalpore è la presa di posizione di Andrea Defranceschi, consigliere regionale emiliano del Movimenti 5 Stelle.

L'accusa di M5S
«Osservando il resoconto generale dell'evento, ci è balzata agli occhi una cifra strana: i quasi due milioni di costi di produzione», spiega il politico. Insomma a Campovolo la cifra raccolta raggiungeva 5 milioni di euro. Di questi, due sono andati in fumo per i costi di produzione dello spettacolo.

«Per chi non è del ramo, noi inclusi, queste cifre possono non significare niente, e invece abbiamo scoperto che questo concerto, in cui il cast artistico composto di ben 14 big ha partecipato a titolo completamente gratuito, ha spese di produzione doppie rispetto qualunque altro concerto realizzato per la televisione con il quale lo si voglia confrontare», prosegue Defranceschi, citando l'esempio del concerto del Primo Maggio di piazza san Giovanni a Roma che «non ha raggiunto nemmeno i 600.000 di spese di produzione, riprese aeree incluse». O l'altro “Concerto per l'Emilia” 25 giugno 2012 a Bologna, per il quale «persino la produzione, la Assomusica, lavorò gratuitamente».

I dati di Italia Loves Emilia
Sul sito di Italialovesemilia.it c'è una sezione dedicata alle donazioni che si chiama Obbiettivo Trasparenza
. All'interno ci sono tute le informazioni sul movimento dei soldi dalla raccolta ad oggi ma nnulla che attesti una sepsa da 2 milioni.
Sul sito infatti si parla di «4.305.058,77 di euro raccolti» e di «4.300.000,00 di euro» destinat ai territori. Per cui dalla contabilità online dell'evento a non essere pervenuta ai terremotati è solo la cifra, molto più contenuta, di 5.058,77 euro.

Defranceschi si è appellato a Vasco Errani (commissario straordinario) e alla giunta, chiedendo «se non ritengano sia il caso di chiedere conto del motivo per cui la casa di produzione sia l'unico tra i soggetti coinvolti che non abbia ritenuto di dover contenere i costi. Anzi, parrebbe proprio che non abbia badato a spese».     

Quello che risulta evidente è che questi soldi non possono essere stati incamerati da Italia Loves Emilia, in quanto onlus e che per avere delle risposte, sempre stando al sito, sarebbe ilc aso di rivolgersi a Silvio Necchi, «revisore unico nominato in sede di costituzione delle due associazioni, dottore commercialista iscritto al Registro dei Revisori Contabili di cui al D.M. 12 aprile 1995, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.31-bis del 21 aprile 1995, IV^ serie speciale».

L'immagine di copertina è una foto di Italia Loves Emilia scattata durante il concerto a Campovolo 


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