Cultura
Campioni gratuiti. Ahi ahi ahi…
Farmaci scaduti. Un informatore farmaceutico ci scrive e conferma
di Redazione
Mi riferisco all?articolo ?Farmaci scaduti – pazienti a perdere?, pubblicato sul numero di Vita del 20/2/98. Nella mia qualità di Informatore scientifico – Farmacologista, non posso che confermare quanto ivi scritto. Ma c?è dell?altro da aggiungere. In primo luogo, per quanto riguarda la detenzione per la distribuzione e la somministrazione di farmaci guasti, imperfetti, o comunque inefficaci, questa è sanzionata indipendentemente dalla sua durata rispetto alla data di scadenza, come stabilito dalla Cassazione.
Secondo la sentenza della Cassazione 11010 del 1987, la «Nuova attiene alla presunzione juris et jure della pericolosità dei farmaci guasti o imperfetti, donde non occorre alcuna prova della loro pericolosità». Secondo la sentenza della Cassazione n. 1503 «il reato ipotizzato nell?art. 443 C.P. sussiste quando non si possa parlare né di contraffazione né di adulterazione, ma quando il commercio o la somministrazione si riferisca a medicinali guasti o corrotti per cause naturali». La pena è la reclusione da sei mesi a tre anni, la competenza è del Pretore e si procede d?ufficio.
Da queste poche note, si constata la gravità della situazione, così come si è protratta in Italia fino ad oggi. Stupisce che, essendone a conoscenza tanto il ministero della Sanità che non può fingere di ignorare come le Aziende farmaceutiche abbiano finora trattato i campioni, quanto gli Ordini dei medici e dei farmacisti, nessuno si sia mosso nell?interesse generale.
Gli unici che, francamente, dovrebbero essere scaglionati, siamo proprio noi Informatori scientifici, cui non è stato finora concesso di avere voce in capitolo, sia perché non tutelati professionalmente dai sindacati confederali che firmano il Contratto nazionale industria chimica, sia perché finora la classe politica non si è degnata di concederci un Ordinamento professionale, da noi richiesto in base ai diritti che ci provengono dalle leggi in vigore sulle attività professionali, fin dall?inizio degli anni Cinquanta, e sia, soprattutto, perché chi ha provato a interloquire con la propria azienda sulla legittimità della conservazione dei campioni gratuiti di medicinali si è trovato sbattuto fuori senza molti complimenti.
Mi fermo qui pur sottolineando che sui campioni gratuiti ci sono molte altre cose.
Segnalo che è in corso, a Roma, un procedimento penale contro un?azienda farmaceutica operante su tutto il territorio nazionale, che è stata sorpresa dai Nas mentre fabbricava medicinali in locali igienicamente non idonei, e in assenza del responsabile tecnico.
Andrea Giurato,
Roma
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