Formazione

Campioni a costo zero

La prima banca non profit in Italia da gennaio destinerà buona parte dei suoi fondi a favore delle società sportive senza fini di lucro.

di Pasquale Coccia

Quello dello sport è un mondo dove pullulano iniziative e progetti, ma spesso questi ultimi restano chiusi nei cassetti per mancanza di risorse economiche. Il problema riguarda soprattutto le piccole associazioni sportive radicate sul territorio, ma non in possesso di requisiti indispensabili per accedere ai finanziamenti previsti dal Coni. D?altro canto, i contributi istituzionali frutto di iniziative comuni con gli enti locali, tardano ad arrivare a causa della burocrazia.
Che fare, allora, se il campionato è alle porte e la squadra di calcio e di pallacanestro di una società sportiva non hanno soldi a sufficienza per iscriversi e sostenere le spese per le trasferte? A tutte queste domande, oggi, finalmente una risposta c?è.
A gennaio del ?98, infatti, sarà operativo lo sportello di Banca Etica e proprio al finanziamento delle attività sportive andrà una parte consistente dei 12 miliardi e 500 milioni, imposti dalla Banca d?Italia per autorizzare le operazioni, visto che tutti gli enti che compongono il vasto arcipelago dell?associazionismo sportivo avranno voce in capitolo nelle decisioni, grazie al fatto che l?Uisp, il Csi e l?Unione sportiva Acli hanno versato 100 milioni a testa.
Anche sul fronte istituzionale si registrano adesioni rilevanti all?iniziativa, come per esempio quelle del Comune e della Provincia di Genova, del Comune di Roma, della Regione Emilia Romagna e della Regione Umbria.
Nel settore dello sport, quale direzione dunque prenderanno i finanziamenti? «Finanzieremo solo progetti di intervento sociale che non possono accedere ai fondi del Credito Sportivo del Coni, ma attraverso lo sport raggiungono i giovani che appartengono alle fasce sociali più deboli e più a rischio – afferma Roberto Bensi, responsabile della cooperativa verso la Banca Etica – oppure quei progetti sportivi che prevedono l?impegno e la partecipazione di ex detenuti ed ex tossicodipendenti».
Gli enti di promozione sportiva, però, presto avanzeranno la proposta al Coni che rappresentanti di Banca Etica entrino a pieno titolo nel Credito sportivo, una vera e propria banca dello sport gestita, con i proventi del Totocalcio, dal Coni allo scopo di agevolare la costruzione di impianti sportivi attraverso prestiti a tasso ridotto, ma che esclude di fatto quelle piccole società sportive che non sono in grado di offrire garanzie sul piano economico, seppure presenti e operative sul territorio. Fino ad oggi hanno dato la loro adesione ben 500 associazioni, un dato significativo sulle aspettative dell?associazionismo verso Banca Etica.
«Potranno usufruire di aiuti economici anche quelle società sportive senza fini di lucro che decideranno di acquistare o ristrutturare uno spazio adibito allo svolgimento dell?attività motoria – continua Benzi – e la Banca Etica anticipa i capitali occorrenti, che saranno restituiti a costo zero».
Una banca che muove dalla solidarietà economica, non solo può ridurre lo strozzinaggio degli interessi molto alti chiesti dagli istituti di credito, ma anche aiutare lo sviluppo e la pratica dello sport sostenendo l?associazionismo sportivo.

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