Focus book

Campania, il sociale Next-Gen

Sarà presentato venerdì 5 aprile a Napoli il sesto volume della serie "Geografie Meridiane" dedicato alla Campania. Un appuntamento che vedrà protagonisti i giovani che hanno scelto di restare sul territorio per diventare attori della società civile: stanno facendo della regione un laboratorio di innovazione sociale

di Anna Spena

La Campania è la terza regione per popolazione e la prima del Sud d’Italia ed è anche la più giovane del Paese. Eppure dal 2002 al 2022 l’hanno lasciata, per motivi di studio o di lavoro, 360mila giovani. Cosa possono fare Terzo settore e istituzioni per invertire la rotta?

A questa domanda prova a rispondere il sesto focus book della collana “Geografie Meridiane” di Vita a Sud (il progetto di Vita di racconto dell’innovazione sociale e dell’economia civile del nostro Mezzogiorno) che sarà presentato venerdì 5 aprile a Napoli (presso la Chiesa ai Cristallini in via dei Cristallini, 73). Un appuntamento che vedrà protagonisti i giovani che hanno scelto di restare sul territorio per diventare attori della società civile: stanno facendo della regione un laboratorio di innovazione sociale.

A partire dallo stesso giorno sarà possibile scaricare gratuitamente il focus book accedendo al sito www.vita.it.


Il book si apre con la prefazione “Terzo settore, investi sui giovani” del presidente di Fondazione Con il Sud Stefano Consiglio. Quello giovanile è davvero un patrimonio su cui bisogna investire con serietà per “guadagnarsi il futuro”, come scriviamo nel capitolo uno del book “Un capitale umano da far fiorire”.  «La Campania è uno dei centri più fertili dal punto di vista culturale, espressione di quell’originalità e di lunghissime tradizioni», spiega nel suo intervento Adriano Giannola, presidente di Svimez, associazione per lo sviluppo dell’industria del Mezzogiorno e della Fondazione di Comunità Centro Storico di Napoli. «Eppure», continua, «in questa realtà incredibilmente ricca e articolata, di cui il capitale umano è una delle caratteristiche principali, c’è un patrimonio , quello dei giovani, che sta lì ed attende. Non dico che si inaridisca, ma certamente non trova ancora una sua capacità di esprimersi in tutte le sue potenzialità». E ancora ad accompagnare l’inchiesta del primo capitolo una fotografia in cifre di quello che è la Campania oggi: una regione che va verso lo spopolamento. Il tasso di natalità decresce, in dieci ha lasciato la regione un giovane su quattro. Qui l’incidenza della povertà relativa è il doppio della media italiana.

Eppure le sette esperienze che raccontiamo nel secondo capitolo “Noi non ce ne andiamo dimostrano che sono proprio i giovani che possono e vogliono fare la differenza e cambiare un destino che sembra essere già scritto. Le realtà che guidano o in cui lavorano stanno proponendo un approccio innovativo di sviluppo territoriale.

vita a sud

Nel terzo capitolo “Le sfide meridiane: la Campania è fatta per restare” abbiamo chiesto alla scrittrice Carmen Pellegrino, al professore ed esperto di social innovation Alex Giordano e al poeta Franco Arminio come e da cosa ripartire per rendere la regione “a misura dei giovani”. La sfida lanciata da Carmen Pellegrino è chiara: impariamo a convivere con le rovine perché «la contiguità anche fisica con il passato è un regalo». Per Alex Giordano la sfida è investire tutto sull’occasione dell’Agrifood che può garantire centinaia di posti di lavoro e infine la sfida per Franco Arminio non poteva essere che quella di “ritrovare la poesia” e in questo viaggio “Da Salerno al Garigliano” a suo modo (in versi) ci spiega come. 

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