Famiglia

Campania: i terreni della camorra vanno al biotech

Inaugurato un polo universitario che formerà tecnici dell'agricoltura "clonata"

di Gabriella Meroni

A Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, sui terreni confiscati dal ministero dell?Interno alla camorra ed affidati alla gestione del Comune, è nato il centro pilota per la formazione dei manager dell?agricoltura e delle biotecnologie avanzate. Il centro è stato inaugurato il 27 settembre dai presidenti della Regione, Antonio Bassolino, e della Provincia di Caserta Riccardo Ventre, dal sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca, dal prefetto di Caserta Carlo Schilardi e dai responsabili dell?Acli Terra Benevento, cui sono affidate le struttura agricole site in località ?Quattro porte?. Sui terreni confiscati alla camorra saranno studiate nuove forme di coltivazioni e le prime clonazioni di piante. Il progetto rientra nella parte operativa del Programma operativo nazionale ?Obiettivo Sud? (Sicurezza del Mezzogiorno), che proprio in provincia di Caserta sta sperimentando i percorsi più significativi. Ad Acli Terra sono affidati decine di ettari ed una grande struttura colonica, che fanno parte della ex proprietà del cartello Lubrano-Nuvoletta, su cui sarà creato un vero e proprio campus universitario di livello europeo. La struttura, infatti, ospiterà studenti ed alunni di numerosi istituti che intanto si sono convenzionati con l?associazione volontaristica di Benevento per lo studio sul campo di coltivazioni all?avanguardia. Non solo: gli studenti del corsi di Agricoltura avanzata potranno avvalersi di supporti informatici e telematici, oltre che di moduli di studio effettuati da docenti delle facoltà di Agraria. In città hanno fatto di nuovo capolino sia il camper della legalità del ministero dell?Interno che quello di ?Circumlavorando? del ministero delle Politiche sociali.


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