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Campagne: Caritas-Focsiv, “Prima che sia troppo tardi”

A 40 anni dalla pubblicazione il 26 marzo del 1967 dell'Enciclica della Populorum Progressio, la Campagna "Prima che sia troppo tardi", promossa da CARITAS ITALIANA e Volontari nel mondo - FOCSIV

di Redazione

A 40 anni dalla pubblicazione il 26 marzo del 1967 dell’Enciclica della Populorum Progressio, la Campagna “Prima che sia troppo tardi”, promossa da CARITAS ITALIANA e Volontari nel mondo – FOCSIV insieme ad altre 16 associazioni cattoliche italiane, vuole essere uno strumento per richiamare le nostre parrocchie, movimenti e associazioni e ogni cittadino a prendere coscienza del ruolo che ognuno di noi deve assumere per invertire la rotta e raggiungere nel 2015 l’obiettivo dello sradicamento della povertà. Un cartello amplissimo di associazioni che, impegnate nella promozione di stili di vita responsabili, si mobiliteranno in occasione del Vertice del G8 per chiedere al Presidente del Consiglio Romano Prodi e ai leader dei paesi del G8 di rispettare gli impegni internazionali assunti nei confronti dei paesi più poveri, a partire da quello di destinare lo 0,7% del PIL all’aiuto pubblico allo sviluppo garantendo un impiego corretto e trasparente delle risorse che vadano a beneficiare le popolazioni dei paesi più poveri. La rilevanza di questa campagna è espressa e sostenuta dal messaggio che il Segretario Generale della CEI, S.E. Mons. Giuseppe Betori, ha inviato ai promotori. In esso si legge “Gli strumenti di sensibilizzazione della campagna 2007, in particolare la proposta di lavorare sulla formazione a partire da una lettura dell’attualissima Populorum Progressio, mi auguro siano di incoraggiamento per coinvolgere il maggior numero di persone, associazioni e autorità a diversi livelli”. “A 40 anni dall’appello della Populorum Progressio”, dichiara Sergio Marelli, Direttore Generale della FOCSIV, “è responsabilità di tutti i cristiani ripartire da quell’appello, purtroppo ad oggi ancora disatteso, per cambiare noi stessi e fare del nostro cambiamento lo strumento di pressione sulla politica, che ancora manifesta sordità e miopia non riconoscendo come urgente la lotta contro la povertà nel mondo. È necessaria un’assunzione di responsabilità da parte del nostro Governo e dei leader dei paesi del G8 per attuare politiche concrete e coerenti con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio”. ?Questa iniziativa favorisce un lavoro di rete intraecclesiale?, sottolinea Mons. Vittorio Nozza Direttore di Caritas Italiana, ?nel tentativo di rispondere all?invito di Benedetto XVI a camminare nella carità, caratterizzandola di concretezza e progettualità. Come? Con un lavoro costante di educazione alla mondialità, di riflessione e di azione comune che evidenzi lo stretto collegamento tra carità e giustizia, tra sviluppo dei popoli e pace nel Mondo, tra grandi prospettive di cambiamento sociale e politico, e piccoli passi quotidiani? Tra le azioni principali promosse dalla campagna: – strumenti destinati alla formazione e sensibilizzazione che saranno a disposizione sul sito della campagna www.primachesiatroppotardi.it. – l’invio di una cartolina al presidente del Consiglio Italiano con la richiesta di rispettare gli impegni internazionali in materia di aiuti. L?azione di mobilitazione è sostenuta anche dalla Coalizione Italiana Contro la Povertà e dalla Campagna delle Nazioni Unite per gli Obiettivi del Millennio. – la cartolina internazionale diffusa dalle organizzazioni della CIDSE, la rete delle agenzie di sviluppo cattoliche di Europa e Nord America di cui FOCSIV è il membro italiano, e dalla CARITAS INTERNATIONALIS. La cartolina verrà diffusa anche nei paesi del Sud del mondo che la spediranno direttamente al Cancelliere tedesco, Angela Merkel, per chiedere congiuntamente l’aumento della quantità e della qualità degli aiuti allo sviluppo. – l’organizzazione di una Delegazione di Cardinali che incontreranno le autorità politiche dei paesi europei prima del G7 finanziario. Quando tanti popoli hanno fame, quando tante famiglie soffrono la miseria, quando tanti uomini vivono immersi nell’ignoranza, quando restano da costruire tante scuole, tanti ospedali, tante abitazioni degne di questo nome, ogni sperpero pubblico o privato, ogni spesa fatta per ostentazione nazionale o personale, ogni estenuante corsa agli armamenti diviene uno scandalo intollerabile. Noi abbiamo il dovere di denunciarlo. Vogliano i responsabili ascoltarci prima che sia troppo tardi” (53 Populorum Progressio)

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