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Camera: via libera al ddl che anticipa la fine della naja

Il provvedimento passa ora al Senato. Profondamente cambiato durante il passaggio in Aula

di Benedetta Verrini

La Camera ha approvato con 234 sì e 32 no il disegno di legge governativo 4233 per la sospensione anticipata del servizio obbligatorio di leva. Il provvedimento, che ora dovrà passare al Senato, anticipa al 1mo gennaio 2005 il termine per la sospensione della leva già fissato al 1mo gennaio 2007 da un decreto legislativo del 2001. In Aula il testo è stato profondamente emendato rispetto al testo originale. ”Al Senato supereremo le incomprensioni e recupereremo la ratio originale” del provvedimento, ”essenziale alla ottimale riuscita della riforma” delle Forze armate in senso professionale. Cosi’ il sottosegretario alla Difesa, Salvatore Cicu, che si e’ detto convinto che a Palazzo Madama verra’ reintrodotta – quale ”strumento necessario” per il reclutamento, almeno nella fase attuale – la norma che prevede il passaggio nelle Forze armate per tutti coloro che intendono accedere alle Forze di polizia (un emendamento approvato ieri ha invece ridotto la riserva dei posti dal 100% al 50%). ”Incomprensioni politiche e interpretazioni avventate su aspetti secondari del provvedimento – ha detto Cicu – hanno portato ad una modifica sostanziale e fondamentale della ratio del nuovo sistema di reclutamento che garantira’ alle nostre Forze Armate la piena efficienza anche dopo la sospensione della leva”. ”La difesa – ha proseguito il sottosegretario – e’ un bene comune e al servizio di tutto il Paese e non di questa o quella parte politica. In Commissione Difesa abbiamo lavorato a lungo per cercare la piu’ larga condivisione e partecipazione di tutte le forze politiche, per realizzare come sovente avviene nella politica della Difesa, uno spirito che superi le divisioni di schieramento”. Cicu si e’ detto comunque ”lieto di aver realizzato oggi un obiettivo prioritario e coraggioso del Governo Berlusconi e del ministro Martino, di anticipare cioe’ la sospensione della leva dal 2007 al 2005, in modo tale da disporre due anni prima di uno strumento militare piu’ adatto alle nuove esigenze di difesa ed agli attuali impegni internazionali. In questo modo – ha proseguito – abbiamo anche alleggerito due classi di giovani dal dover prestare il servizio militare obbligatorio: dal 2005, dopo gli studi tutti i ragazzi saranno liberi di accedere direttamente al mondo del lavoro civile o militare, perche’ il soldato diviene una professione ed una occupazione qualificata che ogni ragazzo potra’ scegliere al pari di ogni altro lavoro”. ”Sono ben fiducioso, dunque – ha aggiunto Cicu – che al Senato si potranno superare le incomprensioni sorte, ristabilire la piu’ larga condivisione tra le forze politiche e restituire al provvedimento la sua ratio originale ed essenziale alla ottimale realizzazione del processo di professionalizzazione dello strumento militare dal 1 gennaio 2005. Una ratio che prevede, quale strumento necessario per disporre nell’immediato degli adeguati livelli di reclutamento, il passaggio nelle Forze armate prima di concorrere ai concorsi in tutte le forze di polizia e corpi militari dello Stato”.


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