Salute
Camera, donazione sangue: rispondono solo in 17
Alle tradizionali donazioni di sangue estive dei parlamentari della Camera hanno risposto in pochi
«Siamo felici» ha commentato Andrea Tieghi, presidente Avis nazionale «che questa iniziativa si ripeta con regolarità ogni anno, in particolar modo d?estate, il periodo più critico per la raccolta del sangue.
Con le donazioni di oggi, donne e uomini di tutte le forze politiche dimostrano il coinvolgimento delle istituzioni nel sensibilizzare i cittadini al dono di un farmaco insostituibile come il sangue».
La felicità e la soddisfazione del presidente Avis nazionale non nascondono, però, il fatto che nelle stanze dell?infermeria di Palazzo San Macuto (presso la Biblioteca della Camera dei Deputati), luogo in cui si volgono le tradizionali donazioni di sangue estive dei parlamentari della Camera si siano presentati in pochi.
E’ anche vero che l?appuntamento di oggi, mercoledì 26 luglio, aveva assunto un particolare significato perché è stato il primo della nuova legislatura e perché è avvenuto in prossimità del periodo più critico per quanto riguarda la donazione di sangue e plasmaderivati, rappresentato dalle ferie estive.
Alla donazione, promossa dal Gruppo donatori di sangue del Parlamento, dall?Avis nazionale e dall?Avis comunale di Roma, hanno partecipato esponenti di tutti i partiti politici. In tutto, i parlamentari che hanno aderito sono stati 17, tra cui l?ex presidente della Camera, Pierferdinando Casini (Udc), Katia Zanotti (Ulivo) e Gianni Mancuso (An).
A ben guardare neppure il 3 per cento dei deputati… e poco più della media totale dei donatori italiani (si parla del 2 per cento circa a livello nazionale), forse da questi dati si capisce perché quello estivo e non solo è un periodo critico per le donazioni di sangue.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.