Non profit
Camera: Bobba presenta un odg per il non profit
Impegna il governo a valutare se ripristinare le agevolazioni
L’onorevole Luigi Bobba è stato il primo firmatario di un ordine del giorno presentato in Parlamento per affrontare la spinosa questione delle tariffe postali agevolate al non profit. Ecco l’estratto del resoconto della Camera:
«ESTRATTO DAL RESOCONTO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Seduta n. 360 del 28 luglio 2010
Il Governo accetta l’ordine del giorno Bobba n. 9/3638/104, a condizione che sia accolta la seguente riformulazione: dopo le parole «impegna il Governo» aggiungere le parole «a valutare l’opportunità di»
La Camera,
premesso che:
in data 30 marzo 2010 è stato emanato un decreto interministeriale a firma dei Ministri dell’economia e delle finanze e dello sviluppo economico, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il giorno successivo, il quale stabilisce che «Le tariffe agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali di cui ai decreti ministeriali del 13 novembre 2002 e del 1o febbraio 2005, continuano ad applicarsi fino al 31 marzo 2010»;
le maggiori conseguenze saranno subite in particolare dalle piccole associazioni, il non profit e la stampa locale e diocesana che dal 10 aprile fino a dicembre 2010, faranno fatica a non sospendere le pubblicazioni, le quali rappresentano un capitolo di bilancio essenziale e un efficace strumento per campagne promozionali e di raccolta fondi;
il Governo ha stanziato 30 milioni di euro nel decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, cosiddetto «decreto incentivi», limitatamente al 2010 e alle sole organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), a fronte di un taglio di 60 milioni, pari quindi al 50 per cento del danno subito dal settore non profit;
nonostante siano passati più tre mesi dalla conversione del citato decreto legge, il decreto interministeriale, ad oggi, non è stato ancora firmato dal titolare del dicastero dell’economia e delle finanze, mentre l’associazionismo è ormai costretto a ritirare alcune uscite editoriali o addirittura a sospendere l’attività,
impegna il Governo a valutare l’opportunità di :
– ottemperare il prima possibile e comunque prima della pausa estiva a quanto disposto nell’articolo 2, comma 2-undecies, del decreto-legge n. 40 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73;
– adottare i provvedimenti necessari al fine di ripristinare le tariffe agevolate preesistenti al 10 aprile 2010, estendendone i benefici alla stampa periodica;
– istituire un tavolo di trattative tra il Governo, gli editori, i rappresentanti delle associazioni e del settore non profit, al fine di predisporre un apposito provvedimento che garantisca certezza e continuità all’erogazione dei fondi.
9/3638/104. Bobba, Madia, Damiano, Berretta, Bellanova, Boccuzzi, Codurelli, Gatti, Gnecchi, Mattesini, Miglioli, Mosca, Rampi, Santagata, Schirru.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.