Formazione

Cambiamo telecamera. Finalmente saprete come vivono gli africani

Forum Nairobi 2007, i grandi temi /4: Informazione. Nella capitale keniana, dove la televisione pubblica italiana ha aperto una nuova sede. Per coprire l'intero continente con un taglio differente

di Emanuela Citterio

Il 20 gennaio, quando si aprirà il Forum Sociale Mondiale a Nairobi, ci sarà una voce in più a fare informazione dall?Africa. Quella della Rai. La nuova sede in Africa, la prima nella storia della tv pubblica italiana, annunciata lo scorso luglio, è affidata a Enzo Nucci, già inviato dallo Zimbabwe e dal Sudafrica, oltre che corrispondente di guerra da fronti caldi come Baghdad e Kabul. Vita lo ha intervistato. Vita: La sede Rai sarà operativa per coprire l?informazione sul Forum Sociale Mondiale? Enzo Nucci: Sì, a metà novembre abbiamo trovato una luogo fisico dove stabilire la sede, nella zona di Westland vicino al centro città, e stiamo ultimando le ultime pratiche della lunga burocrazia necessaria per registrare la Rai in Kenya. La sede di Nairobi è una piacevole anomalia della tv pubblica italiana. Non nasce per ragioni economiche o politiche, ma direttamente da una richiesta della società civile. È stato l’esito di un cammino tortuoso e irto di ostacoli. Ma alla fine, anche grazie alla spinta delle associazioni italiane riunite nella Tavola della pace, di istituti missionari e dell?Usigrai, il sindacato giornalisti Rai, è arrivata la decisione da parte dei vertici della televisione pubblica di aprire la prima sede in Africa nella storia della Rai. Ora l?auspicio è che questa sede sia utilizzata appieno. Vita: Sono in molti ad auspicare che l?informazione sull?Africa sia più oggettiva, meno pietistica e parziale. Che tipo di lavoro intende fare la Rai? Nucci: Lo scrittore svedese Henning Mankell, che è anche direttore del teatro di Maputo dice che oggi attraverso le immagini dei mezzi di informazione sappiamo come muoiono gli africani ma ignoriamo come vivono. La sede Rai a Nairobi, che ha ricevuto l?incarico di coprire tutta l?Africa subshariana, cercherà di raccontare come vivono le persone in questo continente. Vita: Da dove partirete? Nucci: Le faccio io una domanda. Che cosa sappiamo di un continente grande decine di volte l?Europa, formato da 54 stati, abitato da 900 milioni di persone divise in 2.100 etnie e che parlano duemila lingue diverse? L?Africa è per gli spettatori una realtà indifferenziata sia geograficamente e politicamente di cui si parla solo per l?emergenza, senza prestare attenzione alle sue cause e senza raccontare anche gli altri aspetti della realtà. La sede Rai, intitolata in modo significativo alla memoria di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, ha l?ambizione di coprire questo vuoto informativo. Vita: In che modo? Nucci: Con un?informazione pubblica forte, indipendente e autorevole. Lontana dai gossip. Vita: È prevista la collaborazione con giornalisti africani? Nucci: Per ora sono l?unico giornalista… Nei primi servizi mi hanno affiancato alcuni operatori tecnici della Reuters, che mi hanno seguito ovunque per filmare e montare servizi di attualità e documentari. Ma nei prossimi mesi, quando la sede diventerà operativa a tutti gli effetti, è prevista la presenza di un producer e di un giornalista locali. Vita: Il suo primo servizio da Nairobi? Nucci: Ho esordito da Nairobi con una notizia triste, l?omicidio di suor Leonella Sgorbati a Mogadiscio, e con l?intervista alle tre consorelle che erano state portate qui a Nairobi per ragioni di sicurezza. Poi sono partito per la Somalia per un servizio di attualità sulle Corti islamiche, andato in onda a novembre in uno speciale sull?Africa del Tg1. La Rai non metteva piede in Somalia da oltre dieci anni, dopo l?omicidio di Marcello Calvisano del Tg2 e quello, un anno prima, di Ilaria Alpi. È stato un ritorno difficile e simbolico. Sono stato anche il primo giornalista occidentale a tornare a Mogadiscio dopo l?assassinio del cameraman svedese avvenuto lo scorso giugno. Vita: Come seguirà il Forum? Nucci: Sarà un appuntamento imponente, a cui parteciperanno oltre centomila persone. Non sarò da solo, ovviamente. Dall?Italia arriveranno diversi colleghi a darmi man forte e l?ufficio della Rai si offrirà come un punto di riferimento anche per i colleghi delle altre testate. Vita: Nairobi è una città difficile, qualcuno l?ha aiutata? Nucci: In vista del Forum è nata una feconda collaborazione con le organizzazioni che si occupano di cooperazione internazionale. Sono stato a Korogocho, e qui sono stati i missionari comboniani ad aiutarmi molto, introducendomi in una delle realtà più difficili di questa metropoli, comunque piena di iniziative e dove molti combattono per trovare soluzioni che rendano migliore lavita delle persone che ci vivono.


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