Mondo
Cambiamento climatico: ecco cosa prevede il piano Cina-USA
In quello che viene già definito un incontro storico, Obama e il presidente cinese Xi Jinping hanno raggiunto un accordo per ridurre l’emissione dei gas serra, ecco cosa prevede il piano per mettere un freno al riscaldamento globale
Si parla già di accordo storico tra le due potenze economiche mondiali responsabili della maggior parte delle emissioni di gas serra. Obama e il presidente cinese Xi Jinping, hanno discusso a Pechino di un nuovo piano per ridurre le emissioni e combattere il cambiamento climatico, un passo strategico decisivo, in vista del summit dell’Onu sui cambiamenti climatici di Parigi, l’anno prossimo. A dare l’annuncio ufficiale la Casa Bianca. Secondo il Piano, gli Stati Uniti dovranno ridurre le emissioni di una percentuale tra il 26 e il 28 percento, entro il 2025, arrivando quasi a raddoppiare i target esistenti.
Per la prima volta, finalmente, anche la Cina, ha reso nota una data entro cui raggiungerà il picco delle emissioni di carbonio, il 2030. Secondo il piano, poi, entro lo stesso anno, il Paese dovrà arrivare a soddisfare il 20 percento del fabbisogno totale di energia nazionale, utilizzando fonti che non comprendano i combustibili fossili. La Cina al momento è il principale responsabile delle emissioni di gas serra al mondo e l’economia del Paese, fortemente dipendente dai combustibili fossili, ha reso particolarmente complicato il raggiungimento di un accordo sulla riduzione dell’impatto energetico.
Per soddisfare il fabbisogno nazionale, rispettando l’accordo, secondo il comunicato della Casa Bianca, la Cina dovrà generare tra gli 800 e 1000 gigawatt provenienti da energia solare, eolica, idrica ma anche nucleare, entro il 2030, (una centrale in grado di generare 1 gigawatt può arrivare a fornire energia per circa 350 mila utenze domestiche).
Il piano prevede inoltre una serie di iniziative che dovranno essere portate avanti in modo congiunto da entrambi i paesi e che includono:
– L’aumento di fondi per la ricerca tecnologica sull’energia pulita, presso lo US-China Clean Energy Research Center, un think tank creato da Obama nel 2009, con il predecessore di Xi, Hu Jintao
– Il lancio di un progetto pilota su larga scala per studiare la cattura e lo stoccaggio del carbonio, un processo di confinamento geologico dell'anidride carbonica (CO2) prodotta da grandi impianti di combustione;
– Un ulteriore spinta a porre il limite all’utilizzo degli idrofluorocarburi
– Un accordo di condivisione di esperienze e best practice tra città nei due paesi per favorire la crescita economica a basso impatto ambientale e le misure adottate dalle amministrazioni locali in Cina e Stati Uniti, per far fronte all’impatto del cambiamento climatico.
– Misure per promuovere il commercio “green”, tra cui le tecnologie per l’implementazione dell’efficienza energetica.
L’annuncio è stato accolto con favore dalle Nazioni Unite. In un comunicato ufficiale, il segretario generale Ban Ki Moon ha espresso le proprie congratulazioni ai due presidenti, per quello che rappresenta un impegno personale a lavorare insieme per eliminare qualsiasi impedimento al raggiungimento di un accordo durante il summit di Parigi del 2015.
“Oggi la Cina e gli Stati Uniti hanno dimostrato la leadership che il mondo di aspetta da questi due paesi” ha dichiarato Ban Ki Moon.
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