Economia

Calzini per combattere la malaria

L'invenzione di scienziati tanzaniani finanziata dalla Gates Foundation

di Joshua Massarenti

La scienza ha trovato un nuovo strumento per combattere la malaria: le calze sporche. E l’invenzione ci arriva dritto dalla Tanazania. Secondo il Washington Post, un team di scienziati dell’Institut Ifakara Health ha infatti messo a punto una trappola contro l’Anopheles, la famiglia di zanzare più temuta al mondo che, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), uccide ogni anno più di 800.000 persone, soprattutto bambini.

Il sistema è semplice, ma letale: basta rinchiudere in una piccola scatola delle calze sporche o un diffusore di profumo sintetico che riproduce il loro odore. “Quando le zanzare entrano nella trappola, sentono qualcosa che apparentano a un essere umano, provano a pungerlo ma invece di succhiare sangue si fanno uccidere” spiega il dottor Fredros Okumu, direttore della squadra dei scienziati dell’Institut Ifakara Health.

Le pareti della scatola sono infatti coperte da un pesticida naturale che elimina gli insetti in meno di 24 ore. Gli scienziati tanzaniani hanno scoperto che l’odore dei piedi sporchi attira un numero di zanzare quattro volte superiore rispetto al corpo umano. “Ora, una calza sporca è un indumento facile da procurarsi e non c’è bisogno di mescolarlo con un prodotto chimico” sottolinea Okumu.

L’idea che la trappola a zanzare possa diventare uno strumento anti-malarico altrettanto efficace e più semplice rispetto alla classica zanzariera ha convinto l’associazione canadese Grands Défis Canada di finanziare il progetto assieme alla Bill e Melinda Gates Foundation. In base ai risultati ottenuti attraverso i test di laboratorio, gli scienziati sono convinti che la scatola di calze sporche potrebbe ridurre del 20% i casi di malaria. 

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