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Calpers lancia lotta al caro sanit

Per il gigantesco fondo pensione americano l'obiettivo è quello di risparmiare 36 milioni di dollari nel 2005 e 50 milioni di dollari all’anno nel prossimo futuro

di Francesco Maggio

Calpers – il fondo pensioni dei dipendenti californiani, primo del Paese con 167 miliardi di dollari di capitale gestito – va all?attacco dei rialzi dei costi nel settore sanitario ma, per una volta, la cura potrebbe essere peggiore del male. In base a quanto riportato dalla stampa, l?influente istituzione ha deciso di cancellare dalla lista di ospedali convenzionati con i suoi piani 38 strutture inserite in un network utilizzato da 415.000 milioni di iscritti: in pratica un terzo dei suoi 1,2 milioni affiliati si troverà, a breve, senza la copertura medica garantita dai loro ospedali di fiducia. La mossa di Calpers – decisa a punire l?incremento delle spese sanitarie da parte di questi 38 nosocomi – rischia di mettere in difficoltà un vasto numero di utenti i quali, dal prossimo primo gennaio, dovranno spostare la propria copertura medica presso altri ospedali: un mutamento che – viene osservato da più parti – potrebbe costringerli ad adottare piani sanitari con costi più elevati e minori possibilità di deduzioni fiscali. Se l?eliminazione dal proprio network dei 38 ospedali permetterà a Calpers di risparmiare 36 milioni di dollari nel 2005 e 50 milioni di dollari all?anno nel prossimo futuro lo stesso potrebbe non accadere per i suoi associati. La scelta dell?ospedale di fiducia, infatti, attiene ai vantaggi fiscali offerti e a criteri logistici come la vicinanza: nelle aree metropolitane, infatti, gli spostamenti non sono di poco conto e la spesa per trasporti e carburanti influira’ sui conti dei singoli cittadini. Tuttavia la decisione di Calpers non appare troppo peregrina: a giudizio del fondo, negli ultimi tre anni i costi sostenuti per l?assistenza sanitaria sono cresciuti del 57%. Calpers è il terzo acquirente di piani sanitari degli Stati Uniti dopo Governo e General Motors.

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