Filippo Callipo, imprenditore calabrese del tonno, che in Calabria, a Pizzo sul Golfo di Sant?Eufemia, ha deciso di restare e oggi impiega oltre 200 dipendenti con una capacità produttiva di 6.500 tonnellate, sul caso De Magistris ha le idee ben chiare.
Vita: Si spieghi
Filippo Callipo: De Magistris è solo un pretesto.
Vita: Prego?
Callipo: Sì, questa vicenda è un treno su cui sono salite le forze sane di questa regione. De Magistris è l?altoparlante per dire basta a una classe dirigente incapace di premiare il merito. E al centro come sempre c?è la questione occupazionale.
Vita: In che senso?
Callipo: Come dovrebbe reagire un giovane quando scopre che le risorse pubbliche vengono assegnate ad personam senza neppure lo straccio di un bando pubblico?
Vita: Non si rischia di personalizzare eccessivamente l?intera vicenda?
Callipo: De Magistris è solo la scintilla. Gli dobbiamo dire grazie. Questa regione è una bomba pronta ad esplodere. L?incendio che è scoppiato, in qualche modo funziona da valvola di sfogo. Almeno me lo auguro.
Vita: La rinascita della Calabria deve passare dalla via giudiziaria?
Callipo: Il nostro governo regionale è pieno di plurinquisiti, l?immobilismo della burocrazia è talmente acuto che qui l?hanno ribattezzata la ?mafia con la penna?. La magistratura e le forze dell?ordine sono una risorsa preziosa.
Vita: Nessuna speranza nella politica?
Callipo: Noi tutti ci ricordiamo i cartelloni elettorali di Prodi in cui chiamava la Calabria la ?figlia prediletta?. Ma poi sa quante volte ha mandato qui il suo ministro degli Interni? Nessuna. Ora però dietro De Magistris sta montando una vera e propria rivoluzione, non si può far finta di niente.
Vita: Una rivoluzione che ha bisogno di una guida politica?
Callipo: Se questa gente me lo chiedesse, io sono pronto.
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