Economia

Caleffi, un banchiere sempre avantiIl punto di Giuseppe Frangi

di Redazione

Ricordando Franco Caleffi, il direttore di Federcasse improvvisamente scomparso il 18 maggio scorso, Alessandro Azzi ha voluto elencare i frutti concreti del suo lavoro e della sua intelligenza. Tra questi frutti ci sono i tre fondi di garanzia, due già operativi e un terzo appena costituito, che rappresentano, come ha detto Azzi, «tre pietre miliari nella storia del credito cooperativo e lo caratterizzeranno ancora di più nel segno della modernità e della coesione di sistema». Il riferimento è al Fondo di garanzia per i depositanti, che recepiva la direttiva europea del 1994, e soprattutto al Fondo di garanzia degli obbligazionisti, unico in italia, grazie al quale i risparmiatori clienti delle Bcc – senza alcun aggravio di costo – sono garantiti di rimborso in caso di insolvenza della banca emittente. Una tutela che va a raddoppiare quella di 103mila euro obbligatoria per legge. Il terzo fondo immaginato da Caleffi, quello di Garanzia istituzionale, è un’altra novità assoluta nel sistema bancario italiano. Una forma di tutela globale del risparmiatore, perché garantisce da tutte le passività di banca, quindi non solo depositi e obbligazioni. Il valore di una persona come Caleffi lo si misura da questa capacità di anticipare i tempi e di consolidare un capitale quando gran parte del sistema bancario inseguiva le sirene della finanza spregiudicata e corsara.


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