Sostenibilità

CALDO. Scatta l’allarme ozono

Legambiente: Dal 15 luglio ad oggi le citta' che hanno gia' superato il limite sono quasi raddoppiate

di Redazione

Nuova ondata di caldo e scatta l’allarme ozono nelle citta’ italiane. In un solo mese e’ raddoppiato il numero dei capoluoghi che hanno superato i limiti e, a guidare la classifica, in pole position sono le citta’ del Piemonte e della Lombardia. Novara, Lecco, Mantova e Alessandria sono in testa ma l’ozono non perdona nemmeno Ferrara o Matera. A rilevarlo e’ la Legambiente che oggi ha diffuso i dati aggiornati della campagna “Ozono ti tengo d’occhio”, realizzata dal’associazione ambientalista insieme al portale www.lamiaaria.it, per informare in tempo reale i cittadini sulla qualita’ dell’aria in molte citta’ italiane. Dal 15 luglio ad oggi, riferisce Legambiente, le citta’ capoluogo di provincia che hanno gia’ superato il limite di legge previsto per la salute, di 25 giorni annui (valore obiettivo per la protezione della salute umana di 120 µg/m³, che entrera’ in vigore dal 2010, calcolato come media su otto ore) sono quasi raddoppiate, passando da 15 a 28, con Roma che si appresta ad alimentare il gruppo con ben 24 giornate di superamento al 15 agosto. A guidare la classifica dell’aria irrespirabile, riferisce ancora Legambiente, c’e’ ancora Novara con 67 giorni di ozono off-limits (erano 45 il 15 luglio), seguita da Lecco (62), Mantova (60), Alessandria e Ferrara (57), Bergamo (55), Brescia (53), Matera (51), Varese e Vercelli (49). Ma l’emergenza riguarda evidentemente anche molte altre realta’, concentrate soprattutto al Nord e in Pianura Padana.
 “L’ozono prodotto dalle emissioni dei veicoli a motore, dai processi di combustione e dai solventi chimici, in presenza di un forte irraggiamento solare -spiega Legambiente- puo’ danneggiare la salute degli esseri umani con gravi conseguenze sull’apparato respiratorio e polmonare”. “Per questo, dal 2010 -prosegue l’associazione ambientalista- dovra’ essere adeguatamente monitorato dalle amministrazioni locali che sono obbligate ad avvisare la popolazione quando il livello di concentrazione supera anche solo i limiti della cosiddetta ‘soglia di informazione’, la media di un’ora superiore a 180 µg/m³ misurata per tre ore consecutive”. Si tratta, spiega ancora Legambiente, di “un fenomeno che avviene per lo piu’ in estate, quando le temperature innescano una serie di reazioni chimiche responsabili della formazione del gas. Poiche’ questo tipo di inquinamento si diffonde con facilita’ a grande distanza, elevate concentrazioni di ozono si possono rilevare anche molto lontano dai punti di emissione dei precursori, in luoghi comunemente ritenuti immuni da inquinamento, come ad esempio le aree verdi urbane ed extraurbane e in alta montagna, facendo registrare il cosiddetto ‘Paradosso del giardino'”. “Nelle nostre caotiche citta’, -afferma Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente- l’emergenza caldo dei mesi estivi, si trascina inevitabilmente dietro l’emergenza ozono. Il problema dello smog e’ ormai divenuto cronico e i dati che raccogliamo lo confermano costantemente Le amministrazioni locali e il Governo non possono continuare quindi a procrastinare misure e politiche di contrasto serie”.
E’ indispensabile, infatti, dobbiamo ribadirlo, -aggiunge Ciafani- intraprendere in modo urgente azioni strutturali sulla mobilita’ urbana, penalizzando anche economicamente il traffico privato e promuovendo modalita’ sostenibili di trasporto di persone e merci. Solo cosi’ si potra’ davvero combattere l’inquinamento atmosferico, liberare i polmoni dei cittadini e le strade delle citta’”. “L’obiettivo de ‘LaMiaAria’ e’ far si’ che tutti siano informati in modo chiaro e comprensibile sulla qualita’ dell’aria che respirano” sottolinea Chiara Metallo, direttore tecnico de ‘LaMiaAria’. Poiche’ la qualita’ dell’aria riguarda tutti e’ indispensabile la partecipazione e il coinvolgimento diretto da parte dei cittadini”. “Per questo, tra le altre sezioni del sito, -conclude Metallo- abbiamo creato un Forum e la rubrica ‘Chiedi alle Istituzioni’ nella quale i cittadini possono sottoporre i propri problemi relativi alla qualita’ dell’aria e la redazione ‘LaMiaAria’ si impegna a trasmettere il quesito all’Istituzione competente”.

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