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CALCIO. Sabato la finalissima della Clericus Cup
North American Martyrs e Redemptoris Mater si contendono a Roma il «Mondiale Pontificio»
di Redazione
Sulla tavola del calcio romano, la cucina vaticana propone un gustoso antipasto al piatto forte della finale di Champions League, in programma il 27 maggio allo Stadio Olimpico di Roma tra Manchester United e Barcellona. Sabato 23 alle ore 11 sul campo A del Pontificio Oratorio San Pietro (via Santa Maria Mediatrice 24) i North American Martyrs affrontano i neocatecumenali del Redemptoris Mater, in un incontro che assegnerà il terzo titolo della Clericus Cup, il campionato di calcio vaticano organizzato dal Centro sportivo italiano (Csi).
Per i neocatecumenali in casacca giallo blu, guidati da mister Simone Biondi, viceparroco a Santa Maria Regina dei Martiri, sarà la terza finale consecutiva, dopo quella vinta nel 2007 e quella persa contro il Mater Ecclesiae nel 2008. Più graduale e sorprendente l’ascesa dei North American Martyrs all’Olimpo del calcio vaticano. I “seminaristi a Stelle&Strisce” – attualmente allenati dal loro portiere, l’australiano Gannon “Ball” Jones – furono eliminati proprio dal Redemptoris Mater ai quarti di finale della prima edizione Clericus Cup, mentre lo scorso anno giunsero al quarto posto, alle spalle dell’Ucro, compagine formata da sacerdoti e seminaristi ucraino-croati.
Tutt’altro che chiusa la battaglia per la palma del capocannoniere della Clericus Cup 2009. John Kalevski, bomber brasiliano dei North American Martyrs a quota 11 reti, ha infatti la possibilità di sorpassare il rwandese Edouard Sinayobye del Collegio San Paolo, fermo a 12 gol. I due attaccanti sono ansiosi di poter scrivere il loro nome nell’albo d’oro dei capocannonieri Clericus Cup, dove figurano già il salvadoregno Marcos Tullio Peña, autore di 11 gol nel 2007 per il Sedes Sapientiae, ed il congolese in forze al Pontificio Collegio Urbano, Alfred Mbimi, che con le sue 12 reti è stato il re degli attaccanti lo scorso anno. Ma i gol di Kalevski e Sinayobye sono solo una goccia nell’oceano dei 206 gol realizzati nell’edizione 2009, nel corso delle sette giornate di regular season, dei quarti e delle semifinali. Per un totale di 62 partite (escluse le due finali di sabato) in cui gli arbitri hanno estratto per 59 volte il cartellino giallo, tre volte l’azzurro dell’espulsione a tempo e 6 volte quello rosso (l’indiano Xavier Rajesh dei Guanelliani Internazionale il primo a finire nella lista dei “cattivi”).
Prima della finalissima, alle ore 9, sempre sul centrale del Pontificio Oratorio San Pietro, Collegio Urbano e Mater Ecclesiae (campioni nel 2008), le due schiacciasassi della stagione regolare, chiusa per entrambe in testa ai rispettivi gironi, proveranno a smaltire la delusione per l’abbandono alla conquista della Coppa con il Saturno dei chierici, giocando la finale per il terzo posto. A seguire le premiazioni.
Lo sponsor tecnico della Clericus Cup 2009 è Asics, marchio che, in Serie A, veste squadre come Genoa e Lecce. Gli altri sponsor dell’iniziativa sono Enel, società leader nel settore energetico, e Caldofoco, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di stufe a pellet.
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