Te pareva, i giornalisti chiedono, per sè, un altro peso e un altra misura. Questo l’incredibile comunicato della Fnsi e dell’Ussi.
”Le notizie che le inchieste su presunte gravi irregolarita’ penali e sportive nel mondo del calcio stiano coinvolgendo anche alcuni giornalisti suscitano disagio e richiedono massima chiarezza nel piu’ breve tempo possibile. Non possiamo – affermano in una dichiarazione congiunta il presidente della Fnsi Franco Siddi e il presidente dell’Ussi (Unione stampa sportiva) Antonello Capone – a priori sostenere linee di condanna ma non invochiamo neppure, a priori, che le autorita’ inquirenti non guardino a fondo e con serenita’ ad ogni aspetto meritevole di scrupolosa indagine. Siamo convinti che ciascun collega toccato dalle inchieste sul calcio malato avra’ modo di chiarire la natura di eventuali rapporti con dirigenti sportivi e atleti indagati. Se si e’ trattato di ordinari contatti con fonti di informazione e’ un conto. Laddove dovessero risultare, invece, contiguita’ improprie, ciascuno ne rispondera’ secondo il profilo della responsabilita’ personale, sul piano giudiziario come su quello deontologico e professionale. In ogni caso non si puo’ fare di tutta l’erba un fascio”.
Ma come, da giorni gli stessi giornalisti sulla stampa, in tv, sulle agenzie fanno di ogni erba un fascio e loro, ora si chiamano fuori?
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