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Calcio/ Luca Pancalli. Un uomo fuori campo

Il calcio in questi anni è diventato il ricettacolo di tutti i vizi che hanno contaminato in generale lo sport. Vizi di chi lo gioca ad alto livello, vizi di chi a livello dirigenziale...

di Redazione

Se c?è una parola ?inquinata? nella nostra epoca è la parola sport. Inquinata da un senso di esasperato agonismo, che porta una pratica che dovrebbe essere sana per definizione ad essere veicolo invece delle più insane deviazioni, doping su tutti. Lo sport, che pur gode di un?illuminazione mediatica senza paragoni, è una dimensione smarrita, in balìa di mode e di tentazioni che ne finiscono in pratica per rinnegarne alla radice il senso. Dentro gli sport, c?è uno sport che vive più acutamente di tutti gli altri questo ?inquinamento?: è il calcio. La ragione è nella sua stessa popolarità, nella capacità di mobilitare paurose risorse economiche e di accendere straordinarie passioni. Ma il calcio in questi anni è diventato il ricettacolo di tutti i vizi che hanno contaminato in generale lo sport. Vizi di chi lo gioca ad alto livello, vizi di chi a livello dirigenziale tiene le redini delle squadre, vizi di chi sui mass media lo comunica sempre esasperando i toni, vizi di chi lo guarda e di chi tifa. Ebbene, il 24 settembre 2006 alla testa di questo mondo attraversato da una crisi di legittimità senza precedenti, è arrivato un uomo del tutto inatteso. Luca Pancalli è la bandiera dello sport paralimpico italiano, lui stesso disabile e lui stesso atleta. Pancalli è l?esatta antitesi di tutto quello che lo sport oggi è diventato. è un uomo che pensa positivo, che crede irriducibilmente al valore costruttivo ed educativo del fare sport. Per sei mesi è rimasto ai vertici della Federcalcio, prima di fare posto al nuovo presidente Luigi Abete. E in questi sei mesi non è sceso a compromessi. Ha saputo bloccare il campionato quando ha giudicato che la misura fosse colma (dopo i fatti di Catania), ha stilato un nuovo codice di giustizia sportiva che sarà in vigore dal prossimo 1° luglio. In questa intervista Pancalli apre con noi il vocabolario, e cerca di dare un altro significato alla parola calcio. Scommessa ardita. Ma Pancalli, come insegna la sua biografia, è uomo dalle scommesse ardite. Se si ha un?idea chiara e positiva in testa, è difficile che prima o poi non si imponga. Pancalli ne è convinto. E ha pensato a un?altra idea di calcio…


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