Non profit
Calcio: la Nazionale italiana sceglie l’azzardo
"Legalità", "progetto culturale", "valori", "comportamenti consapevoli", "orgoglio di essere italiani"... Queste le parole usate dal presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Tavecchio e dall'amministratore di Intralot-Gamenet per giustificare l'accordo raggiunto ieri per la sponsorizzazione delle nazionali di calcio
Che lo sport non sia più sport lo sappiamo da un pezzo. Che sia business, anche. Ma quale business?
A giudicare dal nuovo sponsor delle Nazionali Italiane di calcio – l'accordo vale fino al 2018 – la risposta è semplice: l'azzardo. Intralot del gruppo Gamenet (concessionario di Stato per scommesse, slot, vlt e via discorrendo, con un fatturato in crescita dell'8,5% e una raccolta di denaro da "giochi" di 3miliardi di euro) ha infatti firmato un accordo per diventare "Premium Sponsor" degli azzurri.
Di «valori condivisi» tra Gamenet e FIGC ha parlato l'amministratore delegato dello sponsor. Una sponsorizzazione che – si legge nel comunicato stampa di Gamenet – «nasce come progetto culturale».
«Diamo il benvenuto a Intralot tra i premium sponsor delle Nazionali – ha dichiarato da parte sua il presidente della FIGC Carlo Tavecchio – con una partnership incentrata sui valori visto che una parte fondamentale dell’accordo prevede l’impegno in attività sociali, rafforzando così il lavoro della Federcalcio nella promozione della cultura della legalità e per la diffusione di comportamenti consapevoli all'interno del mondo del calcio».
Altre parole: «Crediamo molto in questa collaborazione – ha detto Guglielmo Angelozzi, ad del Gruppo Gamenet – Sostenendo gli Azzurri puntiamo a ribadire, innanzi tutto, il nostro orgoglio di essere italiani e la nostra vicinanza al mondo dello sport e del calcio».
"Legalità", "progetto culturale", "valori", "comportamenti consapevoli", "orgoglio di essere italiani"… Quante parole, per dire cosa? Il business? Quale business?
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