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Calcio giovanile: un appello per i medici in campo
Il primo febbraio durante una partita fra ragazzi in provincia di Milano si è sfiorato il dramma per la mancanza di assistenza medica. Da qui una campagna delle mamme dei baby calciatori
LA LETTERA DEI GENITORI
Spettabili
FIGC: Lega nazionale dilettanti, Consiglio Federale, Corte Federale, Federazione Medico Sportiva, CONI, UEFA, FIFA, Lega Calcio, maggiori testate sportive, quotidiani a diffusione nazionale.
Oggetto: mancanza di sicurezza per i ragazzi che fanno sport
Il fatto:
domenica 1 febbraio, nel corso della partita Cerro Maggiore- Vige Junior (campionato regionale categoria ragazzi 87), accadeva che un giocatore, in un lieve contrasto con un altro giocatore, cadesse a terra battendo la testa e perdendo conoscenza. Nessuno in campo sapeva cosa fare ? al di là della consueta prudenza- , è stata chiamata l?ambulanza che è arrivata dopo ben 25 minuti.
La situazione era preoccupante anche per il medico a seguito dell?ambulanza visto che prima di muovere il ragazzo (che era ancora a terra) ha praticato un elettrocardiogramma, una flebo ecc. e quindi ha predisposto il ricovero in ospedale per ulteriori accertamenti.
Le considerazioni dei genitori
Questo fatto ci ha reso consapevoli che i nostri ragazzi non hanno assistenza presente sul campo per un immediato intervento qualora si verifichino fatti come questi che, seppure eccezionali, vanno ben al di là della semplice contusione e che potrebbero avere conseguenze gravi e importanti per la vita dei nostri ragazzi.
I regolamenti delle autorità calcistiche
Abbiamo fatto una indagine presso la Corte Federale e il Consiglio Federale della FGCI, e CONI: tutti asseriscono che per queste categorie non professioniste i regolamenti non impongono alle società di avere un medico presente in campo. Dato il livello di dettaglio dei regolamenti in vigore (come deve essere la divisa regolamentare, come deve essere la procedura burocratica per giocare la partita, ecc), la mancanza di una norma che imponga la presenza di un medico in campo ci è sembrata per lo meno bizzarra. Siamo altrettanto rimasti perplessi quando abbiamo saputo che società Milan o Inter, per i ragazzi della stessa età prevedono la presenza del medico durante le partite. È pur vero che si tratta di società con grosse disponibilità finanziarie ma è altrettanto vero che essendo ?imprese? non hanno voglia di buttar via soldi e quindi se predispongono il medico in campo vuol dire che lo ritengono necessario (cosa per altro confermata telefonicamente dalle società stesse)
Cosa dicono FIGC: SETTORE GIOVANILE SCOLASTICO Comunicato ufficiale n. 1 e UEFA
Il comunicato di cui sopra prevede, in base alla ?Carta dei diritti dei ragazzi allo sport? – Ginevra 1992: Commissione tempo libero ONU ? tra l?altro:
Il diritto di fare sport
Il diritto di essere circondato e allenato da persone competenti
Il diritto di praticare sport in assoluta sicurezza
Anche l?UEFA sottolinea
Il calcio è semplicità
Il calcio deve essere svolto in condizioni sicure
Cosa possono fare i genitori
Prendere coscienza che il calcio, seppure può essere un business economico, non deve prescindere dal rispetto della vita dei ragazzi sia che giochino in serie A o nell?ultima categoria.
Pretendere che gli organi ufficiali impongano la presenza di adeguata assistenza medica sui campi di calcio
?.. sempre che, si sia d?accordo che seppure incidenti gravi possono succedere una volta su un milione, se questo ?uno? è nostro figlio non ci consola il fatto che è 1 su un milione.
INFO: Patrizia Cappelletti
posta elettronica: tripodix @tiscali.it telefono:028376820 Lucia Giannetto
davgioromano@libero.it telefono:029053992
Interrogazione a risposta scritta
L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Iovene. – Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro della Salute ? Premesso:
– che domenica 1 febbraio 2004, nel corso di una partita tra Cerro Maggiore e Vige Junior (campionato regionale categoria ragazzi 87) un giocatore, in un lieve contrasto con un altro giocatore, è caduto a terra battendo la testa e perdendo conoscenza;
– che non essendoci un medico a bordo campo è stata chiamata l’ambulanza, arrivata dopo 25 minuti, per portare le prime cure al ragazzo a terra;
– che la situazione è apparsa subito preoccupante anche al medico dell’ambulanza, il quale ha praticato, al ragazzo ancora a terra, un elettrocardiogramma, una flebo, ecc., e predisposto il ricovero in ospedale per ulteriori accertamenti;
– che incidenti di questo tipo durante le partite delle categorie non professionistiche accadono purtroppo tutte le domeniche;
– che risulta allo scrivente che i regolamenti per le categorie non professionistiche non impongono alle società di avere un medico a bordo campo a differenza delle categoria superiori;
– che questa mancata imposizione, a differenza di altre, contenute nei regolamenti federali, tipo come deve essere la divisa regolamentare per scendere in campo, o quale sia la procedura burocratica per far giocare un ragazzo, risulta allo scrivente una mancanza che va assolutamente sanata;
considerato
– che sono circa un milione e mezzo i giocatori tesserati FIGC;
– che la “Carta dei diritti dei ragazzi allo sport” dell’ONU prevede il “diritto di praticare sport in assoluta sicurezza”;
– che anche l’UEFA dichiara che il calcio deve essere svolto in condizioni sicure;
– che questa situazione ha mobilitato i genitori degli atleti/ragazzi che nei prossimi giorni lanceranno un appello affinché sia previsto il medico a bordo campo in tutte le partite e in tutte le categorie, professionistiche e non;
si chiede di sapere
– se non si ritenga opportuno, visto quanto esposto in premessa, prevedere anche nei regolamenti per le categorie non professionistiche la presenza di un medico a bordo campo al fine di prestare un soccorso immediato durante le partite.
– se non si ritenga opportuno prevedere, comunque, un corso di primo soccorso e di primo intervento per gli allenatori ed i dirigenti, sempre al seguito della squadra;
– se non si ritenga necessario prevedere a bordo campo tutti i mezzi necessari per interventi di primo soccorso.
LA CAMPAGNA: UN MEDICO IN CAMPO SALVA LA VITA
CHI SIAMO: 1.433.840 madri di giocatori tesserati FIGC . Un bel numero! Ancora più bello se aggiungiamo anche i papà.
COSA NE PENSA LA FIGC?
COSA CHIEDIAMO: equiparazione di diritti tra calcio degli adulti e calcio giovanile.
COSA NE PENSA LA FIGC?
COSA VOGLIAMO: che anche nelle partite del settore giovanile dilettantistico sia assicurata la presenza di un medico durante le partite.
COSA NE PENSA LA FIGC?
PERCHE?: perché la salute dei nostri ragazzi viene prima di ogni esigenza tecnico-societaria, di spettacolo e di business.
COSA NE PENSA LA FIGC?
QUINDI DICIAMO BASTA a partite a rischio che non prevedono una dovuta assistenza medica solo per il fatto che si tratta di un settore dilettantistico.
QUINDI DICIAMO BASTA a essere considerati da tutti un enorme serbatoio al quale attingere senza scrupoli: i nostri ragazzi sono degli individui.
COSA NE PENSA LA FIGC?
COSA PENSIAMO:
1) Che la FIGC porta avanti inconsapevolmente una politica di disuguaglianza di diritto alla vita tra giocatori di serie A e non.
2) Che la FIGC crea inconsapevolmente questo meccanismo di disparità, forse perché ritiene che questo non sia uno sport dove possano avvenire incidente in campo.
3) Che in un mondo, quello del calcio, che gronda di denaro, le società dilettantistiche vengono lasciate in difficoltà economica rispetto al problema sicurezza.
4) Che se la FIGC non sa come risolvere il problema; se è così, possiamo aiutarla noi che di idee ne abbiamo tante:
A) CONSIDERARE QUESTI RAGAZZI COME DELLE PERSONE E NON COME DELLE MACCHINE PER PRODURRE DENARO
B) ATTRIBUIRE UNA FETTA DI DENARO PROVENIENTE DA PUBBLICITA?, DIRITTI TELEVISIVI, ALLE SOCIETA? DILETTANTISTICHE IN MODO CHE POSSANO ATTREZZARE UNA INFERMERIA DEGNA DI QUESTO NOME E NON SOLO CON 2 SEDIE E UN LETTINO.
C) CHE OGNI SOCIETA? DISPONGA DI UN MEDICO IN CAMPO RECUPERANDOLO CON MEDICI DISOCCUPATI, PREVIA CONVENZIONE CON L?ORDINE DEI MEDICI.
D) QUALORA NON CI FOSSE UN NUMERO DI MEDICI SUFFICIENTE, SI PU0? FAR FARE UN CORSO INTENSIVO DI PRONTO SOCCORSO DI PRIMO INTERVENTO AD ALLENATORI E DIRIGENTI CHE SONO SEMPRE A SEGUITO DELLA SQUADRA.
E) CENSIRE I GENITORI DEI RAGAZZI DI CIASCUNA SOCIETA? SPORTIVA CHE SVOLGONO LA PROFESIONE MEDICA O CHE SONO OPERATORI DEL 118 E CHIEDERE LORO DI PRESTARE SERVIZIO VOLONTARIO DURANTE LE PARTITE.
F) CHIEDERE AI GENITORI DI CONTRIBUIRE ALLE SPESE NECESSARIE PER L?ASSISTENZA MEDICA PER ESEMPIO CON UNA CIFRA DI 50 EURO L?ANNO A TESTA)
G) NATURALMENTE NON DEVONO MANCARE A BORDO CAMPO I MEZZI NECESSARI PER IL PRIMO INTERVENTO.
CI rivolgiamo a tutti quanti ancora ritengono che il gioco del calcio sia semplicità e che la vita di un giocatore è uguale sia esso professionista sia esso dilettante;
Chiediamo ai calciatori professionisti, di esprimersi su questo problema visto che anche loro, prima di arrivare in? serie A? sono passati attraverso il calcio dilettantistico.
Chiediamo ai personaggi pubblici della politica, dell?arte, dello spettacolo, della moda, di aiutarci in questa battaglia di tutela dei diritti e del rispetto della vita dei nostri ragazzi.
Adesioni:
Don Gino Rigoldi ? Comunità nova
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