Salute

Calano i giovani donatori

I dati del CNS in occasione della Giornata Mondiale

di Redazione

In occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue di scena a Seoul, Corea del Sud – l’appuntamento dal 2004 si tiene ogni anno in una nazione diversa –  il Centro Nazionale Sangue ha divulgato uno studio sullo scenario della donazione di sangue nel mondo con particolare riferimento ai Paesi a basso indice di sviluppo e all’Italia. Nei primi ancora oggi esistono molti problemi clinici legati alla disponibilità di sangue.  In questi Paesi, ad esempio,  muoiono ogni anno 150.000 donne per problemi associati a parto e gravidanza a causa di carenza o assenza di trasfusioni sicure.

L’Italia
Il Direttore, Giuliano Grazzini
, che ha presentato lo studio si è poi concetrato sul Sistema Trasfusionale Italiano, degli obiettivi strategici e delle prospettive, alla luce della Legge 219/05 e della pressante necessità di conseguire la piena conformità alla normativa di settore di matrice europea, la cui deadline su tutto il territorio nazionale, è il 31 dicembre 2014.

In Italia ci sono 1.733.398 donatori di sangue  (69.9% maschi e 30.1% femmine), un numero in costante aumento dal 2001. Anche l’indice di donazione (numero di donazioni/anno) nel nostro Paese oggi è più alto: 1.9 rispetto a 1.6 del 2008, dato conforme alla media europea  (1.9/2.0 c.ca).

La percentuale di giovani sul numero totale di donatori  nel 2011 si attesta al 33.31% ( 13.18% classe di età 18-25 anni, 20.13% classe di età 26-35 anni), numero ancora troppo basso soprattutto se si considerano in prospettiva i dati sull’invecchiamento della popolazione.

Secondo un’elaborazione Censis su dati Fidas e Istat 2011, tra il 2009 e il 2020 è presumibile che continueranno a diminuire i donatori giovani e, nel complesso, mantenendo costante il numero dei donatori per 1.000 residenti nelle regioni e l’indice di donazione, è stimabile nel 4.5% la riduzione dei giovani donatori e nel 2.9% la riduzione complessiva di donatori e unità di sangue raccolte.

La sfida che il volontariato in primis e il sistema a suo sostegno, dovranno raccogliere, sarà dunque quella di assicurarsi il cambio generazionale, non solo su fattori di emotività “instantanea”, ma attraverso una fidelizzazione consapevole verso la cultura del dono: comincia da domani, attraverso la premiazione del Concorso Share Care, indetto da CNS e Pubblicità e Progresso, un primo passo per intercettare attraverso nuovi linguaggi e un’operazione di “crowdsourcing”, idee per rivoluzionare pacificamente, ma incisivamente, queste importante settore del volontariato.

Sfida che naturalmente raccolgono Avis e Fretres. L’Associazione volontari italiani sangue in occasione della Giornata Mondiale, con lo slogan “Tanti colori per un unico dono”, ha lanciato un gran numero di iniziative su tutto il territorio nazionale mentre Consociazione Nazionale dei Gruppi donatori di sangue ha avviato una serie di eventi speciali rivolti alla sensibilizzazione e promozione della cultura della donazione del sangue e del volontariato associazionistico ad essa collegato.

 

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