Non profit

Calabria, Piero Schirripa sopravvive a un attentato

Questa mattina a Mileto hanno sparato al presidente della cooperativa agricola Valle del Bonamico e direttore sanitario dell'ospedale di Vibo Valentia

di Stefano Arduini

Piero Schirripa presidente della cooperativa agricola Valle del Bonamico aderente al consorzio sociale Goel, del gruppo Cgm, è stato vittima questa mattina di un attentato, che poteva avere conseguenze gravissime. Colpi di armi da fuoco hanno infatti, disintegrato i finestrini della sua Subaro, mentre era in viaggio come ogni mattina da Locri, dove Schirripa, vedovo, vive con le due figlie di 15 e 13 anni a Vibo Valentia città in cui da dieci anni lavora come direttore sanitario presso l’ospedale locale.

Vita.it l’ha raggiunto telefonicamente. Con voce tranquilla, malgrado lo spavento, il medico calabrese ha raccontato quello che, fin da subito, è stato catalogato come un attentato per uccidere.

A che ora è avvenuto l’attentato?
Erano le nove di questa mattina. Mi trovavo a 5/6 chilometri di Mileto sulla statale 18. A un certo punto ho sentito un’esplosione da arma da fuoco e improvvisamente il finestrino anteriore della mia automobile è andato in frantumi. Viaggiavo da solo. Di più non posso dire. Questo è tutto ciò di cui mi sono accorto. Per fortuna ne sono uscito illeso.

Hanno però sparato ad altezza uomo?
Sì, hanno sparato per colpire. Su questo ci sono pochi dubbi.

Ogni quanto passa da quella strada?

Praticamente tutti i giorni. Sempre fra le 9 e le 9e30.

Ha fatto denuncia?
Sì, certo

Già in qualità di presidente della Valle del Bonamico era stato oggetti di alcuni avvertimenti mafiosi, questo però, come ha detto, hanno sparato per uccidere. Come se lo spiega?
Vedremo come proseguirà l’iter delle indagine, non è detto però che questo episodio sia da legare alla Valle del Bonamico. Io sono uno che anche in qualità di direttore sanitario dell’ospedale di Vibo Valentia non è capace di stare zitto.

In che senso?

Sono uno che denuncia, contesta, che fa casino. Un guastafeste insomma. Andatevi a leggere pag 221 della Deriva di Gianantonio Stella.

Ha ricevuto solidarietà dai suoi colleghi?
Sì, per ora molte telefonate, poi vedremo

Ora cambierà qualcosa nella sua vita professionale e nel suo impegno nella cooperazione sociale?

Mi auguro di no. Mi auguro di avere la forza di andare avanti.

Cosa ha detto alle sue figlie?
Gli ho raccontato che il papà ha avuto un problema. A casa gli spiegherò meglio i dettagli.

Cosa farà nei prossimi giorni?
Andrò con le mie due figlie in Spagna, per qualche giorno di vacanza come avevo programmato da tempo. Parto domani mattina.

Quanta paura ha in questo momento?
Ho la stessa paura di uno esce di casa e prende la macchina, sapendo che c’è sempre la possibilità di un incidente stradale

 

In allegato il comunicato del Goel

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