Formazione
Cala la violenza negli stadi
Secondo i dati diffusi dal ministero dell'Interno. I maggiori incidenti si verificano durante le gare delle serie minori
Funziona la nuova legge contro la violenza negli stadi. La prima fase della stagione calcistica, 20 giornate tra campionato e coppa, registra infatti un calo generalizzato di incidenti e feriti, mentre aumentano gli arresti e soprattutto i divieti di accesso agli stadi. Risultati ”importanti”, commenta con soddisfazione il ministro dell’Interno Claudio Scajola, che per l’occasione ha riunito al Viminale in conferenza stampa tutti i protagonisti: il ministro della Giustizia Roberto Castelli, il sottosegretario con delega allo Sport Mario Pescante, il presidente della Federcalcio Franco Carraro e quello del Coni Gianni Petrucci, assieme ai vertici delle forze dell’ordine.
Ed ecco i dati che inorgogliscono il governo. Gli incidenti con feriti sono diminuiti del 21% (da 96 episodi della passata stagione agli attuali 76), mentre un calo del 12% si registra per gli incidenti con danni e addirittura dell’81% per quelli con i lacrimogeni. Segno meno anche per il numero di feriti: -60% tra le forze dell’ordine, -25% tra i civili. Dell’87% sono aumentati invece gli arresti (da 60 a 112), del 16% le denunce e del 151% i divieti di accesso agli impianti sportivi.
Ma le violenze non sono diminuite solo negli stadi. In calo infatti sono anche i danni causati dalle tifoserie sui treni (113.620 euro nelle prime 20 partire di campionato, in tutta la passata stagione sono stati 542.279 euro) e negli autogrill (un fenomeno, quest’ultimo, ”quasi scomparso”, osserva Scajola). Sono diminuiti anche gli uomini delle forze dell’ordine impegnati durante le gare: 11.000 quelli per ogni giornata dello scorso campionato, 10.550 nelle prime 20 giornate di questa stagione, che hanno viste impegnate in totale 9.000 unita’ in meno.
I maggiori incidenti si verificano durante le gare delle serie minori (43 tra la serie C e D, a fronte dei 18 in A e dei 19 in B) e soprattutto al meridione (51%, contro il 35% delle regioni centrali e il 14% di quelle settentrionali). I romanisti guidano invece la classifica delle tifoserie che si sono rese protagoniste di ripetuti episodi violenti (7 episodi), seguiti da quelli del Catania (5) e del Palermo (4).
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