Caffo: per bambini e adolescenti serve rappresentanza politica
L'associazione lancia il Manifesto per l'Infanzia e l'Adolescenza in Italia
Garantire la cittadinanza italiana a tutti i bambini nati in Italia, istituire un ministero dell’Infanzia e l’adolescenza e realizzare una rete integrata di servizi e associazioni non profit per sostenere le famiglie. Sono alcune delle richieste contenute nel Manifesto per l’Infanzia e l’Adolescenza in Italia (in allegato) presentato questa mattina alla Sala stampa della Camera dei Deputati da Telefono Azzurro.
«I bambini e gli adolescenti», ha sottolineato il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, «sono privi di rappresentanza politica diretta ma tuttavia sono titolari di diritti e interessi che meritano attenzione maggiore rispetto a quelli degli adulti»
Secondo il rapporto OCSE l’Italia investe il 4,7% del proprio PIL in istruzione contro una media OCSE del 5,8%. Secondo i parametri UE il 24, 4% del totale dei bambini e ragazzi in Italia sono a rischio di povertà, di questi il 70% vive nel Mezzogiorno.
«E’ necessario che i partiti politici e i propri candidati», ha aggiunto Caffo, «sviluppino politiche per l’infanzia e l’adolescenza: investire sul loro benessere, sulla loro educazione e sul loro futuro rappresenta una sfida non più rinviabile. C’è bisogno che bambini e adolescenti siano un punto centrale e prioritario dei programmi elettorali: pur non votando, infatti, sono titolari del futuro e della crescita del nostro Paese. Non si può chiedere loro di farsi carico di un debito senza dare in cambio prospettive».
I dati sul disagio giovanile emersi dalla recente Indagine conoscitiva sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia presentati la scorsa settimana e curata da Telefono Azzurro ed Eurispes parlano chiaro: i giovani sono inquieti, irrequieti, a volte angosciati. Alla base dei loro sentimenti l’insicurezza dovuta alla perdurante crisi economica e al timore per il futuro.
Nel 2011 è aumentata, infatti, la consapevolezza della crisi e dell'impatto sulla propria vita familiare: se nel 2010 più di un adolescente su quattro (tra i 12 e i 18 anni) riteneva che la crisi economica avesse colpito la propria famiglia (29%), oggi ben la metà dei ragazzi (50,1%) si dice consapevole della difficile situazione economica che vive in prima persona nella propria famiglia. Se la famiglia è in crisi, la Scuola, oggetto di continui tagli di risorse, non riesce a rispondere sufficientemente alle richieste dei giovani e alle sfide poste dalle nuove tecnologie. Quanto al diritto all’ascolto e alla partecipazione, la nostra Giustizia manca di una disciplina coerente che garantisca ai minori il diritto di essere ascoltati in tutti i procedimenti civili, penali e amministrativi.
È per questi motivi che Telefono Azzurro chiede ai candidati Premier alle prossime elezioni politiche che si terranno il prossimo 24 e 25 febbraio di sottoscrivere i dieci punti del proprio Manifesto in cui chiede che siano approvati con urgenza, provvedimenti legislativi che consentano ai minori di ottenere spazi e opportunità per esercitare i propri diritti.
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