Cultura

Caetano regala emozioni e denuncia. Dal vivo

Recensione della versione live dell'album "Noites do norte" di Caetano Veloso. (di Enrico Barbieri)

di Redazione

Già la versione ?fredda? di Noites do norte, uscita un anno fa, aveva fatto gridare al miracolo. è tornato il Caetano Veloso graffiante di Estrangeiro, si diceva: il poeta senza patria che avviluppa le parole alla musica, l?avanguardista che strizza l?occhio al pop e intanto adorna i suoi pezzi di illuminazioni e sogni tropicalisti. Immerso nei bagni di folla di San Paolo e Salvador di Bahia, il disco esce adesso ancora più vigoroso, possente. è un Caetano Veloso in forma smagliante quello che restituisce il doppio Noites do Norte ao vivo (Universal), registrato (superbamente) la scorsa estate durante una serie di concerti in Brasile. A quasi 60 anni, il cantautore di Salvador di Bahia dimentica il garbo delle sue ultime prove e torna a picchiare forte sul versante politico. Parla di schiavitù come stato esistenziale del popolo sudamericano, descrive per lampi un Brasile colorito e umano, come quello che sapeva raccontare con grandissima umanità l?amico Jorge Amado, citato nel disco e pianto, subito dopo la morte, proprio durante uno di questi concerti estivi a Salvador di Bahia. Ma non solo, a tenere banco sono soprattutto le due ore di musica mulatta che regala il disco: un meticciato di stili che va dall?agguerrita Zumbi di Jorge Ben al pop ludico di O Último Romântico e Cobra Coral, fino al funky di Dom de Iludir. Il tutto, con il magnetismo dei grandi concerti dal vivo, il respiro caldo del pubblico e il tocco di una band davvero in stato di grazia.


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