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Caccia: nuova legge penalizza Forestale, allarme Wwf e Lipu
Questo disegno di legge rischia di allentare le maglie dei controlli sul bracconaggio, sostengono le associazioni
Il Corpo Forestale dello Stato sarà escluso dalle attività di vigilanza, prevenzione e repressione ai danni della fauna selvatica. E’ quanto prevede il disegno di legge n. 1973 attualmente in discussione alla Commissione Agricoltura del Senato secondo Lipu e Wwf che giudicano il provvedimento ”palesemente incostituzionale” e, con una lettera indirizzata a tutti i membri della Commissione Agricoltura e al loro presidente Maurizio Ronconi, chiedono di restituire al Corpo la sua storica funzione di vigilanza antibracconaggio, tutelata e garantita dalla stessa costituzione.
”Questo disegno di legge rischia di allentare le maglie dei controlli sul bracconaggio, un fenomeno che, nel nostro Paese, desta sempre piu’ proccupazione”, aggiungono Lipu e Wwf che indicano come zone ‘calde’ quella ionica, dello stretto di Messina, la Calabria e la Toscana, ma soprattutto le piccoli isole, come Ischia. ”In questo drammatico scenario c’e’ chi pensa addirittura di allentare il controllo sul territorio -denunciano i Presidenti di Lipu e Wwf- chiediamo pertanto di porre la dovuta attenzione alla delicatissima questione in oggetto e di apportare al Disegno di Legge quelle modifiche che riconducano la tutela della fauna selvatica e la vigilanza venatoria tra le competenze del Corpo Forestale dello Stato”.
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