Leggi

CACCIA. Il WWF attacca la nuova legge regionale toscana

Botta e risposta tra giunta regionale e WWf sulla nuova regolamentazione dell’attività venatoria

di Redazione

«La Giunta Regionale della Toscana approva oggi una revisione delle norme regionali sull’attività venatoria (LR 3/94, Legge quadro regionale, e LR 20/02 Calendario venatorio regionale), un passaggio critico per quanto riguarda il futuro della fauna selvatica nella Regione con il più alto numero di cacciatori in Italia». Questo è quello che il WWF fa sapere per bocca di Guido Scoccianti, responsabile del settore caccia del WWF Toscana con un comunicato in previsione riguardo la nuova regolamentazione dell’attività venatoria in Toscana. Aggiungendo che «a 15 anni dalla stesura della legge precedente, si poteva sperare in una revisione che tenesse finalmente in adeguato conto le esigenze di tutela della fauna e della biodiversità in genere, portando la caccia verso canoni di maggiore sostenibilità. Nulla di questo però è successo. Le nuove norme regionali, che dovranno passare adesso al vaglio del Consiglio, confermano infatti nel suo complesso l’attuale situazione di evidente insostenibilità del prelievo venatorio e di diffusa e progressiva “erosione” delle norme nazionali introdotte dalla riforma del 1992, ed introducono ulteriori peggioramenti». Secondo Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, invece «la Regione Toscana è all’avanguardia per quanto riguarda la gestione del patrimonio faunistico del territorio. Lunedì la giunta approverà la nuova legge sulla caccia frutto di un intenso lavoro di concertazione con le associazioni ambientaliste, le associazioni venatorie, con le organizzazioni professionali agricole e con le amministrazioni provinciali». Secondo Martini «l’attuale legge, oggi superata a causa del cambiamento del contesto naturalistico, ha consentito comunque agli ambiti territoriali di caccia della nostra regione di posizionarsi sempre ai primi posti delle graduatorie di qualità stilate dalle associazioni ambientaliste» aggiungendo che «nonostante questo abbiamo deciso di modernizzarla e renderla più rispettosa dei cambiamenti avvenuti negli ultimi anni: dall’aumento dei cinghiali, vero e proprio flagello per l’agricoltura, all’escalation degli incidenti stradali causati dagli ungulati, anch’essi aumentati di numero».
Rispondendo direttamente al WWF aggiunge che «la Regione non ha aumentato gli stanziamenti per i cacciatori. Le uniche risorse destinate al settore sono quelle derivate, come previsto dalla legge nazionale, dalla tassa di concessione regionale, e vengono dirette anche a favore dei progetti delle stesse associazioni ambientaliste». Martini sottolinea come «é dal febbraio del 2008 che la Regione Toscana dialoga costruttivamente con le associazioni territoriali. Abbiamo organizzato decine di incontri tecnici e politici, a molti dei quali ho partecipato in prima persona».
«Stupisce pertanto l’attacco odierno alla legge regionale in via d’approvazione compiuto dal WWF» conclude Martini, «prezioso interlocutore in questi mesi di lavoro che hanno portato a redigere un testo moderno rispondente al cambiamento dei tempi». È grazie al WWF, ad esempio, che in Toscana non sarà più possibile cacciare il Combattente (Philomachus pugnax), una specie migratoria che vive nell’Europa e nell’Asia settentrionale, al limite del Circolo polare artico, e che sverna anche in Toscana.

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA