Politica

CACCIA. Ambientalisti in campo contro il nuovo blitz anti-regole

Sit in di protesta contro l'emendamento che punta a estendere la stagione delle doppiette anche nel mese di febbraio e ad agosto

di Redazione

di Lucia Ritrovato

Doveva essere una “semplice” conferenza stampa e si è trasformata invece in un vero e proprio sit-in di protesta. E’ quello che è accaduto stamattina in piazza Montecitorio a Roma, dove 20 associazioni, tra cui WWF Italia, Legambiente, Fare Verde, Enpa, Greenpeace, Lipu-Birdlife,  hanno espresso il loro no deciso contro la caccia selvaggia e il nuovo emendamento firmato dai senatori Carrara-Vetrella che estenderebbe la stagione venatoria anche nel mese di febbraio e persino agosto. Fino a questo momento i limiti storicamente fissati dalla legge 157/1992 hanno visto l’inizio della stagione la terza domenica di settembre e la chiusura il 31 gennaio. La vera e propria battaglia partita in queste ore mira alla mobilitazione generale dell’opinione pubblica prima della riunione, alle 14.30 della Commissione Agricoltura.
“E’ un vero è proprio blitz quello avvenuto in Senato – ha commentato Fulcro Pratesi, presidente onorario del Wwf – che va contro il volere della stragrande maggioranza degli italiani”. E ancora Danilo Mainardi, tra i più noti etologi italiani ha chiarito: “Se tale emendamento non venisse corretto si potrebbe cacciare a febbraio, mese delicatissimo per il viaggio degli uccelli migratori verso i luoghi di riproduzione e persino ad agosto, quando la gente va in vacanza. Insomma si metterebbe a rischio la fauna selvatica e il turismo”. A destare parecchio “rumore” è stato l’intervento del deputato del Pdl Basilio Catanoso che si è scagliato contro quella che ha definito “una vera e propria furbata” da parte di alcuni esponenti del suo schieramento.
“Sto lavorando molto – ha detto Catanoso, componente della Commissione Agricoltura della Camera – per sopprimere il disegno di legge Orsi che mira alla quasi liberalizzazione della caccia. Questo non è un problema ideologico, ma reale che non mi trova per nulla d’accordo”.
L’emendamento che si vorrebbe far passare, si legge nel manifesto delle associazioni “è del tutto inammissibile con i regolamenti della legge Comunitaria, in particolare dell’art.16”.
L’Ue ha già bacchettato l’Italia accusandola di cacciare troppo e male e di non aver recepito alcuni passaggi fondamentali della direttiva Uccelli (79/409).
Di fianco alle associazioni, moltissime le personalità del mondo della cultura intervenuti stamattina sia di persona o con l’invio di messaggi video, tra cui Licia Colò, Susanna Tamaro, Maurizio Costanzo, Daniela Poggi, Oliviero Toscani, Marco Columbro, Renato Zero.


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