Economia

C.R. Trentine: nel 2004 raccolta a 12,5 mld e prestiti per 7,5mld

Con un socio in ogni famiglia rappresentano un punto di riferimento dell’economia regionale

di Francesco Agresti

Sembra non conoscere ostacoli la crescita delle Casse Rurali Trentine. Nel 2004 i dati di bilancio e quelli relative ai soci sono entrambe in netta crescita. In particolare il trend dei soci il numero dei soci: per il secondo anno consecutivo, ha fatto registrare una crescita netta di 5.000 unita’, livello tra i piu’ elevati in assoluto degli ultimi 10 anni. L’incidenza sulle famiglie residenti in Trentino (considerando che normalmente si ha un socio per famiglia) e’ passata dal 44,4% del 2003 al 46,2% del 2004. I crediti a favore dei soci rappresentano il 50,1% del totale di prestiti erogati, mentre la raccolta diretta da soci costituisce il 34% del totale. Aumentano anche i clienti: il numero dei clienti che hanno ricevuto prestiti dal sistema del credito cooperativo e’ salito a fine 2004 a 106.561, con un saldo positivo di oltre 3.300 unita’, pari ad una variazione annua del +3,2%. Di questi 78.583 sono famiglie e 26.149 imprese.

Negli sportelli delle Casse Rurali sono depositati risparmi per circa 12,5 miliardi di euro, di cui 8,6 di raccolta diretta (obbligazioni, depositi a risparmio, certificati di deposito, pronti contro termine e conti corrente), e 3,8 miliardi di indiretta (titoli in amministrazione e risparmio gestito). Un flusso di denaro aumentato del 6,75% rispetto al 2003, ovvero di oltre 789 milioni. Ma i trentini non sono solo risparmiatori. I prestiti concessi dalle Casse Rurali sono aumentati del 13,6% fino a raggiungere i 7,5 miliardi di euro, 895 milioni in piu’ rispetto al 2003. Un exploit che ha riguardato principalmente i crediti di media e lunga scadenza, per l’acquisto della casa delle famiglie o per il sostegno ai piani di sviluppo delle imprese.

La crescita dei prestiti e’ stata piu’ intensa per le famiglie con +15,1% rispetto alle imprese con +12,8%; trend che si e’ invertito rispetto all’anno precedente. Nel settore delle imprese, sono stati piu’ propensi all’investimento le societa’ di capitali, con +18%, mentre gli artigiani e le ditte individuali segnano +7,5%. I settori economici piu’ vivaci sono stati il terziario (informatica, servizi alla persona e all’impresa) e l’edilizia con +19,2% e+13%. La crescita meno intensa, ma pur tuttavia elevata, e’ stata segnata dal commercio e dagli alberghi e pubblici esercizi con rispettivamente +9,3% e +9,6%. Il settore industria e artigianato chiude con +10,6%. La redditivita’ lorda ha superato i 100 milioni di euro (a cui vanno detratte le imposte in notevole crescita, i fondi destinati allo sviluppo della cooperazione ed accantonamenti vari) in linea con le altre percentuali di crescita

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