Non profit

C.a.s.e., c’è chi non le vuole

La denuncia del sindaco Cialente ma per ora i casi verificati sono solo due

di Lorenzo Alvaro

Sono state avviate le prime procedure di revoca degli alloggi C.a.s.e. a causa della mancata occupazione degli assegnatari. Lo ha reso noto l’area Assistenza alla popolazione della Struttura per la gestione dell’Emergenze (Sge). I provvedimenti vengono emessi nel rispetto di quanto previsto dalle norme vigenti, che impongono l’effettiva occupazione degli alloggi antisismici da parte degli aventi diritto e dei rispettivi nuclei familiari e di coabitazione.

L’ufficio del sindaco ha fatto sapere a Vita.it che per ora si tratta di soli due casi verificati. Ma le esecuzioni seguono gli approfonditi controlli effettuati dalle forze dell’ordine (in particolare dalla Guardia di finanza) e successivamente dalla polizia municipale che, sia tentando un riscontro diretto – l’accesso nella casa a più riprese, rivelatosi infruttuoso -, sia acquisendo informazioni dai vicini, hanno redatto quattro distinti verbali con i quali è stata attestata l’assenza dei nuclei familiari che avevano avuto le chiavi degli alloggi risultati, poi, mai occupati.Per questo il Comune si aspetta di trovare altri alloggi da ridestinare.

Tale procedimento era stato regolamentato lo scorso 25 febbraio dal vice commissario vicario Massimo Cialente, attraverso degli indirizzi pubblicati sul sito internet del comune dell’Aquila.

Le persone raggiunte dal provvedimento di revoca dell’assegnazione avranno 5 giorni di tempo per riconsegnare le chiavi all’Assistenza alla popolazione, all’interno della scuola della Guardia di finanza di Coppito. «Come già specificato in tante altre occasioni», ha affermato il vice commissario Cialente, «non procediamo ad azioni repressive, ma ad accurate e circostanziate verifiche sulla regolarità delle posizioni, nell’interesse generale e per ragioni di equità. Non è giusto che ci siano delle persone che hanno ottenuto la casa antisismica e non la utilizzano e tanti altri concittadini che sono ancora costretti a vivere lontani dall’Aquila, i quali invece vorrebbero tornare subito. Le case di cui riprenderemo il possesso saranno immediatamente rimesse a disposizione di altri aventi diritto. I controlli andranno avanti e saranno intensificati».  


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