Non profit

“C’è qualcuno che vuole i miei 70mila dollari?”

Dopo il terremoto le comunità italoamericane di New York e Toronto si sono mobilitate per ricostruire un centro anziani. Intervista ad Antonio Di Pietro.

di Redazione

Come raccogliere 70mila dollari in 24 ore e non essere in grado di spenderli in 7 mesi. Questo potrebbe essere la trama di una delle tante commedie dell?assurdo che stanno andando in onda a San Giuliano di Puglia, a un anno dalla tragedia degli angeli. Protagonista della vicenda, suo malgrado, l?ex pm più famoso d?Italia: l?onorevole Antonio Di Pietro. Dopo la tragedia della Jovine, il politico molisano decide che bisogna fare qualcosa per la sua gente. Prende l?aereo e parte per l?America. A New York ,in collaborazione con la testata America Oggi, raccoglie 50mila dollari. Poi si sposta a Toronto, in Canada. Ancora una volta la comunità italiana si dimostra generosa: ecco altri 20mila dollari. Due raccolte fondi lampo. A marzo gli assegni sono pronti. Poi succede qualcosa, anzi non succede nulla e le donazioni restano al di là dell?Atlantico. Vita: Onorevole, la sua missione in Usa allora non è servita a niente? Antonio Di Pietro: Sono stato il garante di una raccolta fondi che ha fruttato 70mila dollari in pochissimo tempo. Vita: Dove sono questi soldi? Di Pietro: In Usa. In mano al tesoriere del giornale. Vita: Non dovevano servire per ricostruire un centro anziani a Montorio? Di Pietro: Li abbiamo raccolti con questo obiettivo. Ma sono mesi che non ho il piacere di sentire né il nuovo sindaco del paese né i rappresentanti regionali Vita: Chi ha scelto di destinare i fondi proprio a quella struttura? Di Pietro: I donatori stessi. A loro sembrava il progetto più meritevole fra quelli che gli ho presentato. Vita: E allora perché i fondi non sono ancora arrivati? Di Pietro: America Oggi prima di inviare l?assegno vuole conoscere nei minimi dettagli il progetto. Vita: Immaginavano di trovarsi di fronte a tali ostacoli? Di Pietro: Sì, tanto è vero che io sono stato scelto come garante. Adesso i soldi sono a disposizione, in 24 ore, di chiunque ci presenti un progetto. Vita: Un progetto qualsiasi o quello del centro anziani di Montorio? Il sindaco, che noi abbiamo contattato, è preoccupato che quei soldi possano finire altrove… Di Pietro: Invece di avere queste perplessità sarebbe meglio si decidesse a presentare un progetto. Vita: E’ possibile che nessuno voglia il vostro contributo? Di Pietro: Siamo in balia dell?inefficienza burocratica. Di più non mi faccia dire! Vita: Altri però non hanno avuto tutte queste difficoltà. Di Pietro: Evidentemente i nostri soldi piacciono meno. Vita: Cosa pensa della proposta di depositare i conti della solidarietà presso un?autorità pubblica? Di Pietro: Il problema è che una struttura di questo tipo dovrebbe operare al di fuori delle polemiche politiche. Detto questo, credo che basterebbe un commissario ad acta nominato dagli enti locali che stilasse una lista di interventi. I donatori potrebbero scegliere un progetto e finanziarlo in piena trasparenza e senza ritardi così imbarazzanti.

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