Formazione

Buttiglione: “Bossi? No, sto con la Caritas”

Intervista al ministro delle Politiche comunitarie: io la Lega l’immigrazione, il ruolo della Chiesa e la deducibilità fiscale per ong e organizzazioni non profit.

di Ettore Colombo

Cacciarli, i leghisti, non li vuole cacciare, anche perché l?uomo è pacioso e riflessivo, ma certo “se se ne andassero via loro?”. Il ministro alle Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione più che pensare a una guerra di logoramento, forse pensa a una procedura di autocombustione, per quanto riguarda Bossi, i suoi uomini e ministri. Buttiglione ha chiesto che, nel futuro dei rapporti tra alleati di governo, le decisioni vengano prese ?a maggioranza?. Vita: Ministro, ma ormai sull?immigrazione tra Bossi e i cattolici del Polo c?è l?abisso?. Rocco Buttiglione: Se usciamo dall?immaginazione e dai toni accesi di questi giorni e affrontiamo i problemi nella loro concretezza, io credo che la sintesi si troverà. Neanche mi voglio esercitare a discutere di cannoni e cannonate: per fortuna, ad una prospettiva del genere, direbbero di no prima di tutto i marinai delle nostre navi, che si rifiuterebbero di sparare anche se noi dessimo l?ordine, e poi anche gli avventori del bar Padania che ci chiederebbero se siamo diventati pazzi. Io penso che nemmeno la Lega ci crede. Vede, il loro è un modo un po? meridionale, napoletano, di far volare in aria gli stracci per sollevare la questione e rendere noto a tutti che c?è un problema. Se invece vogliamo passare ad affrontare la questione in concreto, allora ho molte cose da dire. La prima è che bisogna assolutamente stringere o migliorare gli accordi con i Paesi di provenienza delle navi dei clandestini, cioè con i Paesi rivieraschi del Sud del Mediterraneo. Quello con l?Albania funziona e di immigrati clandestini non ne arrivano più. Con la Tunisia invece non funziona, ma bisogna chiedersi perché. Il che vuol dire andare lì e dire anche cose dure, ad esempio che la violazione dell?accordo viene considerato un ?atto non amichevole? verso l?Italia e che devono piantarla di far passare le navi di clandestini e chiudere gli occhi sui commercianti di esseri umani. Poi però, dopo aver espresso la nostra irritazione, bisogna cercare di capire la motivazione della loro. Forse non abbiamo dato seguito a patti e promesse fatti? Forse perché il nostro impegno di cooperazione e di sostegno economico è venuto meno? Infine, ad esempio, c?è la Libia: magari loro ci chiedono la luna e lì dobbiamo dire no. Se ci chiedono, per dire, di togliere l?embargo internazionale contro di loro, devono capire che noi da soli non possiamo farlo perché contiamo per un solo voto, all?Onu, ma possiamo muoverci in sede comunitaria per mitigarne gli effetti o rimuoverlo. Insomma, ci dobbiamo muovere a livello europeo, e non solo italiano, con questi Paesi. Ecco perché ho lanciato l?idea di una convenzione mediterranea di tutti i Paesi rivieraschi e confinanti con questo mare per combattere l?immigrazione clandestina. Come vede, questi sono problemi di politica europea, cioè di politica internazionale, e di politica estera. Solo marginalmente si tratta di problemi di politica interna e tantomeno militare. Vita: E le regole d?ingaggio per la Marina? La polemica contro Pisanu? La lotta al traffico? Buttiglione: Ma quali regole d?ingaggio! La Marina può solo monitorare il traffico d?imbarcazioni che tragicamente vanno a fondo da sole. Qui si dimentica che parliamo di centinaia di morti, finora, una vera tragedia. Quando affondi, regole e buon senso dicono che ti devo portare in salvo, che ti devo salvare la vita, chiunque tu sia. Pisanu ha fatto bene, solo che non viene dotato dei mezzi finanziari per operare al meglio. Anche dentro il Consiglio dei ministri ogni tanto qualcuno finge di dimenticarselo. Sarà anche un buon ex dc, ma non è un re taumaturgo. Credo che Tremonti dovrebbe rivedere capitoli di spesa già dislocati, visto che la situazione del Paese non è così drammatica come dice. Vita: Ma allora è la Bossi-Fini che non funziona o funziona male. Lo dice anche la Caritas… Buttiglione: No, la legge funziona bene, sono le aspettative create ad arte su di essa che non vanno. La Bossi-Fini è solo un pezzo della politica del governo né può impedire gli sbarchi. La Chiesa svolge una meritoria opera di carità e il suo compito è accogliere chiunque, mentre è compito dello Stato capire se chi sbarca è un delinquente, un povero disgraziato o un rifugiato e decidere chi ha diritto di restare e chi va reimpatriato. Dopodiché, se lei mi chiede da che parte sto, tra la Lega e la Caritas, le rispondo con la Caritas. Sono orgoglioso che i suoi uomini sappiano mostrare il vero volto dell?umanità verso chi sbarca nel nostro territorio. Vita: Servirebbe maggiore cooperazione internazionale. E le donazioni dei privati, la loro deducibilità fiscale, può aiutare anche loro ad aiutarsi? Buttiglione: Guardi, io credo molto in un programma lanciato dalla Fao sull?acqua. Bisogna rafforzarlo. Uccidono più le malattie della fame. In Africa questo è un tema centrale. Il nostro governo si è impegnato ad arrivare allo 0,33% del Pil per aiutare lo sviluppo. Dobbiamo fare in modo che non resti un?enunciazione. Se ci aiutano i privati, meglio, anche perché lo Stato da solo non ce la fa e le donazioni dei cittadini possono darci la spinta che ci serve. Insomma, ci conviene detassare le donazioni non solo per rispondere a un principio morale giusto, ma anche per interesse. Aiutare la comunità è un segno di solidarietà che va riconosciuto, aiutare fiscalmente chi l?aiuta anche.


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