Welfare

Buttiglione a VITA: asilo anche a chi ha fame

Il neo commissario europeo per l'Immigrazione, Rocco Buttiglione, in un'intervista esclusiva a VITA anticipa le linee guida per un nuovo diritto d'asilo.

di Redazione

L’intervista integrale al Commissario in edicola sul nuovo numero di VITA magazine. Leggi il sommario completo del numero! Da domani in edicola sul settimanale italiano del Terzo settore, Vita non profit magazine, un’intervista esclusiva al neocommissario europeo Rocco Buttiglione. Il suo portafoglio (Giustizia, libertà e sicurezza) si occuperà della questione cruciale per il destino dell’Europa, l’immigrazione, e l’ex ministro del governo Berlusconi risponde per le rime all’offensiva della Lega e del suo ministro Roberto Calderoli. Ecco gli spunti principali della chiacchierata: «I centri di accoglienza non possono e non devono diventare dei campi di concentramento ma devono offrire assistenza sanitaria. Bisogna rivedere il sistema delle quote: io preferisco che non sia il governo a stabilirle, ma che l’ingresso sia vincolato al contratto di lavoro degli extracomunitari. Per questo va valorizzata l’azione delle ong e del non profit, che è cruciale affinché si creino migliori rapporti tra offerta e domanda di lavoro. E bisogna stipulare accordi con tutti i Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo, dall’Egitto al Marocco, passando per la Libia e l’Algeria, trattandoli con rispetto: sono Stati sovrani, gelosi della propria autonomia». A chi chiede di ?ributtare in mare? chi sbarca, magari a cannonate, Buttiglione risponde con durezza: «Questo governo ha radici cristiane e mai darebbe ordini simili. Senza dire che gli equipaggi della nostra Marina sarebbero i primi a ribellarsi a ordini del genere. Inoltre, il soccorso in mare è un dovere etico e giuridico, prima che una legge. Ricordo che Berlusconi, quando si discuteva della Bossi-Fini disse al Senatùr ?la legge la scrivi tu come vuoi, ti pongo solo due limiti: la morale cristiana e la legge internazionale?». Sugli accordi da prendere sull’immigrazione in sede Ue, il neocommissario ha le idee chiare: «Dovremo lavorare per creare una convenzione del Mediterraneo che stabilisca – come fece quella contro la tratta degli schiavi – regole e principi certi». Infine il diritto d’asilo (sul quale l’Italia non ha ancora una legge, ndr). Anche qui Buttiglione è più che in contrasto con le politiche leghiste: «Se è ovvio che vanno accolti tutti i profughi per guerra e gli esiliati politici, bisogna introdurre anche una nuova categoria per chi fugge da fame, sete, carestie e povertà. E bisogna farlo subito».


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