Famiglia

Business, arte, media. donne musulmane sprint

Grande fermento per il premio EMWI

di Redazione

È il primo anno che viene rilasciato questo riconoscimento alle figure femminili più dinamiche. L’idea
è sostenuta da un network, il Cedar, che ha
il compito di connettere diversi ruoli incarnati in figure
da considerarsi modelli dinamici in e per l’Europadi Lubna Ammoune
«Sei una donna musulmana? Credi di essere un esempio positivo per la società? Promuovi cambiamenti propositivi e innovativi nel contesto locale, nazionale e/o transnazionale? Contribuisci in maniera costruttiva alla vita pubblica? Vivi in Europa? Allora sei perfetta per rientrare nei requisiti dell’Emwi – European Muslim Women of Influence. Sono affluite parecchie nomine, ma ce n’è ancora bisogno. Non essere umile e sottoscrivi il tuo nome». Questo è l’invito che dall’estate scorsa gira in rete e lo si può trovare su riviste, giornali e blog. Si tratta di un appello dell’Emwi, una nuova iniziativa che onora e premia le donne musulmane europee. Questo è il primo anno e l’idea è sostenuta da un network, il Cedar, che ha il compito di connettere diversi ruoli incarnati in figure da considerarsi modelli dinamici in e per l’Europa.
L’iniziativa, che nasce a Salisburgo, in Austria, è trasversale e comprende tutti i livelli: si parla di donne che si occupano di business, arte, media, volontariato e settori pubblici. Celebrando il loro successo, la lista e i premi che verranno loro conferiti hanno lo scopo di far conoscere una nuova realtà. Secondo la giuria che valuterà le nomine, è importante per tutti gli europei, musulmani e non, assumere la consapevolezza del loro contributo sociale ed economico e fare in modo che si diversifichi la rappresentazione e la rappresentanza di queste donne nel mainstream. Seguendo delle nomine pubbliche, raccolte attraverso una piattaforma online, questa giuria selezionerà dieci finaliste da annunciare all’evento del Cedar 2010.
Le donne europee musulmane rappresentano una realtà demografica dinamica e giocano un ruolo vitale in un ampio range che comprende le sfere culturale, economica, professionale e sociale. Spesso non riconosciute e negativamente ritratte come vittime di violenze culturali, soggette a restrizioni in termini di codice d’abbigliamento e considerate a volte poco istruite, gli sforzi positivi e lo spirito di conquista che invece mostrano nel loro quotidiano rischiano di essere messi in secondo piano. E invece sono proprio queste donne ad essere la chiave per un innesco innovativo che sia l’avviatore per un cambiamento in Europa. Emwi ha come obiettivo quello di valorizzare questa dinamica poco conosciuta attraverso la conoscenza delle diverse comunità. Mettendo in rilievo queste potenzialità, e solo in questo modo, si potrà generare una cultura di successo e di leadership.
Una delle priorità è quella di elevare l’aspirazione professionale e la conquista sia nel contesto delle comunità privilegiate che in quello delle comunità maggiormente emarginate e creare una nuova immagine delle donne musulmane nei media. La chiave è quella di promuovere iniziative di network e opportunità per mostrare esperienze e pensare di concretizzare progetti nel futuro prossimo. Che sia una donna leader, una visionaria, una pioniera o comunque un’innovatrice e in un certo senso una fonte d’ispirazione, questa ha i requisiti per rientrare nella lista delle nomine e se arriverà tra le finaliste potrà ottenere una vetrina mediatica di grande rilievo e parteciperà a eventi con grandi personalità del mainstream.
L’idea di istituire un premio per merito con questi criteri è innovativa e sarebbe interessante aspettare l’evento per vedere la provenienza delle nomine. In Italia abbiamo donne di questo spessore? E più in generale, esiste la mentalità di trovare sponsor per iniziative come quella dell’Emwi, capaci di creare vere e proprie sinergie? Saremmo anche noi in grado di attuare un’organizzazione come quella descritta e assumere una mentalità d’impresa simile?
www.cedar-emwi.com


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