Non profit
Business a sirene spiegate
Boom delle imprese for profit che gestiscono ambulanze
In Italia questo mercato vale ormai 1,5 miliardi di euro.
Una torta che sta riempiendo la pancia a un numero sempre maggiore di aziende. Come la Croce Amica di Messina che,
con 400 dipendenti, ormai fattura 30 milioni l’anno
Uno-virgola-cinque. Stiamo parlando di un 1 miliardo e mezzo di euro. Tanto varrebbe il mercato dei trasporti sociosanitari secondo Luigi Luchetta, presidente dell’Aisa – Associazione nazionale Servizi ambulanze che raggruppa 30 delle 300 aziende for profit impegnate nei servizi di emergenze e trasporti programmati in Italia.
Un settore in crescita dove – tanto per fare qualche esempio – ci sono “colossi” del calibro della Croce Italia Marche srl di Pesaro, con i suoi 230 dipendenti, 100 mezzi e 8 milioni di fatturato, la Croce Amica srl della famiglia Calderone, con sede a Messina e un autoparco di 150 macchine, 400 dipendenti e 30 milioni di fatturato, o ancora la Duelle Service srl, al secolo Croce Verde Ancona (30 mezzi e 22 dipendenti), dello stesso Luigi Luchetta & figli, controllata dalla finanziaria di famiglia – la Lufim spa – che, insieme ad altre aziende del gruppo (Croce Azzurra Italiana srl, Ado Service srl e la cooperativa sociale Cts), fattura ogni anno 5 milioni di euro circa. Realtà verso le quali non sono mancate le polemiche, sfociate talvolta in denunce e ricorsi, con chi – come Anpas, Misericordie o Croce Rossa – effettua lo stesso servizio come associazione di volontariato o ente pubblico.
Nel Lazio, in Campania e in Sicilia, però, più che un modesto interesse, sembra un vero e proprio boom di srl, snc e cooperative che prestano i propri servizi di trasporto. Solo a Roma e dintorni sono decine le Croci for profit: dalla Croce Rosa Italiana srl alla Nuova Croce Verde Romana, dalla Croce Azzurra Alto Lazio alla Croce Bianca Italiana srl. Tanto che lo scorso aprile le aziende romane del soccorso hanno minacciato di fermarsi perché gli ospedali erano in arretrato di ben 13 milioni di euro sui pagamenti. Numeri che la dicono lunga sulla presenza del privato for profit in questo settore nel Lazio.
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