Sostenibilità

Bush presenta il suo piano per l’energia

Gli ambientalisti in rivolta: non ci ha interpellati e vuole usare per la ricerca delle aree protette

di Redazione

George W.Bush presenterà oggi a St.Paul, nel Minnesota il suo ?Piano per l’energia?. In parte già anticipato, è un progetto per trovare rimedi alla crisi energetica statunitense, in particolare attraverso l’intensificazione dell’uso del carbone, la costruzione di 1.300 nuovi impianti per la produzione di energia e la ricerca di altro petrolio e gas naturale. Il tutto, però, partendo da una riduzione delle norme sui controlli. Per questo si annuncia un?aspra nel Congresso. Fra i maggiori oppositori di Bush ci sono ovviamente gli ambientalisti, esclusi dai colloqui preliminari all’elaborazione del programma. Molte aree in cui Bush vorrebbe attuare la ricerca di nuove fonti di energia, inoltre, sono protette da vincoli ambientali e per molti oppositori sono quindi intoccabili. Nelle 163 pagine del rapporto sull’energia si sostiene che quella attuale è la crisi energetica peggiore dagli anni ’70. Il piano contiene quindi 105 ‘raccomandazioni’, molte delle quali sicuramente controverse, fra cui quella diretta a far cadere il divieto di costruzione di nuovi impianti a energia nucleare. Eppure ci sono anche dei passi sorprendenti:per esempio, Bush sembra chiedere all’industria automobilistica di migliorare gli standard di efficienza nell’uso del combustibile. Ma poi si legge che, secondo le previsioni, il consumo di petrolio negli Stati Uniti sta per aumentare del 33 per cento; il gas naturale si esaurirà per il 50 per cento delle attuali risorse; la domanda di energia elettrica aumenterà del 45 per cento.


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