Mondo

Bush mostra i muscoli con la Siria

Al vaglio nuove sanzioni contro Damasco

di Paolo Manzo

Il presidente americano George Bush sta considerando l’ipotesi di un inasprimento delle sanzioni economiche contro la Siria, per spingere Damasco a ritirarsi dal Libano e a colpire il terrorismo. Lo hanno riferito fonti dell’amministrazione americana. Fra le possibilità esaminate vi è il congelamento dei beni di alti esponenti del governo siriano. In maggio Bush ha già approvato sanzioni economiche contro Damasco, fra cui il bando ad esportazioni americane in Siria (esclusi cibo e medicine), in base al Syria Accountability act. Tale legge permette al presidente di decidere sanzioni contro Damasco in mancanza di misure contro il terrorismo e potrebbe essere nuovamente usata. Alcuni membri del Congresso spingono Bush ad un’azione più incisiva, dopo la risoluzione Onu del due settembre per il ritiro delle truppe siriane dal Libano. La repubblicana Ileana Ros Lethinen, presidente della sottocommissione della Camera per i rapporti internazionali, ha scritto una lettera al presidente chiedendo il congelamento dei beni di chi contribuisce alla presenza militare siriana in Libano e sostiene il terrorismo. Due giorni fa Stati Uniti e Francia hanno presentato una bozza di risoluzione all’Onu per chiedere al segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan di riferire ogni tre mesi sulla situazione delle truppe siriane in Libano.


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