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Bush finanzia le organizzazioni religiose: ecco come

I gruppi, di qualsiasi confessione, potranno ottenere finanziamenti pubblici per attività di assistenza. Ma non per fare proseliti

di Gabriella Meroni

Il presidente americano George W. Bush ha presentato un provvedimento in base al quale gruppi religiosi potranno portare avanti programmi sociali finanziati dal governo federale, come aveva ripetutamente promesso in campagna elettorale.
Lunedì mattina, al termine di un incontro con leader religiosi cristiani, ebraici e musulmani, Bush ha firmato un ordine esecutivo che istituisce il “White House Office of Faith-Based and Community Initiatives”, ovvero l’ufficio della Casa Bianca per le iniziative legate alla fede. Il suo lavoro consisterà nell’aiutare le organizzazioni religiose a ottenere fondi federali da impiegare per fornire servizi sociali ai bisognosi.
A occuparsi dell’iniziativa sarà John DiIuliojr, di religione cristiana, professore di scienze politiche all’università della Pennsylvania e promotore di un programma simile a Philadelphia.
“E’ una delle iniziative più importanti del mio governo”, ha detto Bush, aggiungendo che “ci sono grandi bisogni e vere sofferenze all’ombra della ricchezza americana. La coscienza ci impone di rispondere”. Ora la palla passa al Congresso, che oggi riceve la parte legislativa del piano di Bush in materia, laddove si prevede che i gruppi religiosi possano competere con le organizzazioni laiche per l’ottenimento del denaro pubblico con il quale finanziare le proprie attività. Purché, hanno spiegato poi funzionari della Casa Bianca, non si tratti di attività di proselitismo.
Inoltre, il piano sul quale il Congresso dovrà votare prevede maggori deduzioni fiscali per i contribuenti che versano con regolarità denaro in opere caritatevoli. Il presidente ha voluto sottolineare che il piano non prevede di fare alcuna discriminazione a favore di una confessione religiosa o di un’altra.

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