Non profit

Bush e black bloc, giornali al fronte

Bush, dopo il G8 ad Heiligendamm, atterra in Italia e la notizia ha già messo a rumore la stampa italiana. Pagine e pagine profuse a far capire due cose...

di Ettore Colombo

Bush, dopo il G8 ad Heiligendamm, atterra in Italia e la notizia ha già messo a rumore la stampa italiana. Pagine e pagine profuse a far capire due cose: 1) i no-global (o i black bloc) sono cattivi, pericolosi e, soprattutto, 2) sono ancora tra di noi. Se pensate che il grido di allarme lo lanci solo la stampa di destra – Giornale e Libero in testa (ma anche il Tempo: «Terroristi in piazza, Amato sotto accusa»), vi sbagliate di grosso. Infatti, anche il Corriere della Sera, la Stampa e (un po? meno) Repubblica ci danno dentro di brutto. Le cose, poi, si complicano a causa della manifestazione organizzata da alcune centinaia di teste calde che hanno solidarizzato con gli assassini di Marco Biagi. «Noi allievi di Biagi minacciati », è il grido di allarme del Messaggero. «I nuovi terroristi con le pistole delle vecchie Br», titola invece il Giornale. «Contro una sede di Forza Italia usate le armi della colonna Alasia. Rabbia dopo il corteo per la Lioce», è il sommario di un pezzo al cardiopalmo. Libero ci mette del suo e per la brillante penna di Renato Farina: «Tra George W. e i teppisti il governo si gioca la faccia». A fianco: «Con Bush arrivano i black bloc. Roma si prepara all?assalto. Diliberto e Giordano in piazza contro il presidente americano. Pannella invece prepara un comitato di accoglienza. E George W. andrà a trovare Berlusconi». L?Unità, Liberazione e il manifesto preferiscono soffermarsi sugli scontri al G8 («Arriva Bush, Rostock protesta», titola il quotidiano comunista), ma sotto sotto tremano anche loro. Se, infatti, qualcosa andrà storto nelle due manifestazioni di piazza dei contestatori di Bush, quella dei ?buoni? e quella dei ?cattivi?, la colpa non sarà solo di no global e sinistra radical. Ma anche, e forse soprattutto, del governo Prodi.

Che rischia l?ennesima, terribile, figuraccia.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA