Cultura

Bush dal Papa: qualche giallo dietro le quinte

L'assenza di Condoleza Rice e la visita "in forma privata"

di Paul Ricard

Condoleeza Rice, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Bush, non ha partecipato all’udienza con Giovanni Paolo II. E’ quanto ha reso noto il Vaticano, spiegando che la Prefettura della casa pontificia e’ stata avvisata solamente questa mattina da parte dell’ambasciata Usa dell’assenza del consigliere. Nessun motivo e’ stato dato per l’assenza. Secondo il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, Scott McCormack, interpellato dall’ANSA, la Rice ”aveva da seguire alcune questioni”, che le hanno impedito di essere presente in Vaticano. La sua assenza non aveva, quindi, nessun significato politico o polemico. Il portavoce non ha dato dettagli, su quali fossero i problemi che hanno occupato la Rice. Per il rigido protocollo vaticano, quella di George Bush oggi e’ stata solo una ”visita privata’, anche se sono state utilizzate le consuete forme della visita di stato, con il picchetto delle guardie svizzere schierato nel cortile di San Damaso, ma non nella sala Clementina, e l’accompagnamento dei dignitari pontifici. Bush e’ poi stato accolto, altro elemento non consueto, dal cardinal Sodano che ha chiesto al presidente: ”Siete arrivati nella notte?”. E Bush, secondo quanto riferito dai giornalisti presenti ha risposto: ”Si’ all’una”. Il carattere privato della visita e’ stato testimoniato anche dalla mancanza dello scambio dei discorsi: in realta’, e’ stato fatto notare, nella sala Clementina l’incontro si e’ svolto per la consegna della medaglia della Liberta’ del Congresso al Papa, tanto che Bush ha detto poche parole a braccio, e ha poi letto la motivazione dell’onorificenza. Il papa ha donato al presidente americano una tavoletta in bronzo dello scultore Manfrini, raffigurante un brano del Vangelo con il San Giovanni Battista.


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