Mondo

Bush apre sito Internet per avere mano libera nei commerci

Il presidente cerca così di convincere il Congresso a concedergli l'autorità di negoziare accordi commerciali cui le Camere potrebbero dire solo sì o no. Le opposizioni insorgono

di Gabriella Meroni

George Bush l’aveva detto anche al G8: uno degli scopi principali della sua politica è liberalizzare al massimo gli scambi commerciali mondiali. Non scherzava. Per farlo, il presidente ha addirittura aperto un sito sul web per cercare di convincere il Congresso a concedergli l’autorità di negoziare accordi internazionali di libero scambio che non possano essere modificati da Camera e Senato. Il Congresso avrebbe solo la possibilità di dire sì o no agli accordi così come gli vengono presentati. La Casa Bianca definisce il sito web un ‘centro di comando’ su Internet e spiega che, senza i maggiori poteri, la capacità negoziale dell’Amministrazione degli Stati Uniti é fortemente indebolita: nessun Paese, infatti, vuole fare concessioni, quando sa che poi il Congresso potrebbe poi alzare il prezzo dell’intesa. Ma i parlamentari contrati ai maggiori poteri, che la Casa Bianca non ha più dal 1994, temono che Bush se ne serva per concludere accordi che non rispettino i diritti sociali e l’ambiente. Il presidente non attenua le preoccupazioni, quando dice che non vuole che la libertà degli scambi sia intralciata da pastoie di natura diversa. La Casa Bianca punta ad ottenere i maggiori poteri prima del lancio, in ottobre, del nuovo round di negoziati per la liberalizzazione dei commerci mondiali. Ma l’obiettivo é difficile da centrare: contro, ci sono, quasi compatti, i democratici e i sindacati.


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