Mondo

Bush all’Onu. “Guerra in quattro settimane”

Nuovo ultimatum del presidente Usa alle Nazioni Unite perché costringa l'Iraq ad accettare gli ispettori: "Altrimenti il ruolo dell'Onu sarebbe irrilevante"

di Ettore Colombo

Quattro settimane e non una. Questo l?ultimatum, rivisto, di Bush all?Onu perché metta a punto una risoluzione che costringa l?Iraq a riaccettare gli ispettori e dia spiragli positivi verso il disarmo, soprattutto dopo le rivelazioni di un scienziato che dice che Baghad avrà l’atomica entro pochi mesi. Il presidente Usa ha anche ribadito oggi il ruolo delle Nazioni Unite, quello di mantenere la pace ?altrimenti è irrilevante?. ?E noi?, ha sottolineato il presidente coinvolgendo i paesi che hanno aderito a una possibile chiamata alla armi (Gran Bretagna, Italia, Spagna, Francia, Israele, Australia), ?ci muoveremo in modo deliberato e decisivo?.
La raccolta di consensi all’Onu è affidata al segretario di Stato Colin Powell, che ha oggi incontrerà al Palazzo di Vetro membri del Consiglio di Sicurezza per stendere la bozza di una risoluzione che ricordi all’Iraq gli impegni da adempiere, fissi una scadenza e preveda misure punitive, se Baghdad non si adeguerà.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.