Cultura
Burundi: rifugiati rwandesi allo stremo
Drammatiche le condizioni di vita dei rifugiati rwandesi fuggiti dal loro Paese perché sospettati di aver partecipato al genocidio
”Preoccupazione” per quelle che sono state definite le ”inaccettabili condizioni di vita dei rifugiati ruandesi raggruppati nel campo di transito di Songore”, situato nel Nord del Burundi, e’ stata espressa da Medici senza frontiere. L’organizzazione umanitaria sottolinea che il campo non ha
una capienza sufficiente e non e’, quindi, assolutamente adatto ad accogliere i rifugiati. Gli ultimi sono arrivati a Songore, dopo essere stati costretti questo fine settimana a lasciare in fretta gli accampamenti spontanei dove avevano tentato di trovare rifugio. Il campo di Songore – che
ha una capienza massima di 800 persone – ora conta circa 6.700 rifugiati e altri sono in cammino verso questo campo. Mancanza d’acqua, difficolta’ di accesso al cibo e sovraffollamento stanno minando la salute di questa popolazione e incrementando i rischi di epidemie e malnutrizione. ”Piu’ passano i giorni piu’ la situazione sta diventando precaria – sottolinea Msf – per questi rifugiati che hanno gia’ sofferto una serie di spostamenti e transiti forzati dallo scorso aprile, quando attraversarono il confine ruandese per cercare asilo nel vicino Burundi”
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