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Burundi: presidenza, “via i 4×4, spese inutili”

Il neoeletto Presidente del Burundi Pierre Nkurunziza prende l'esempio del Rwanda per riorientare le spese statali ai più bisognosi

di Joshua Massarenti

I ministri e funzionari del neogoverno burundese non potranno più acquistare sul conto dello Stato i lussuosi 4×4 giapponesi diffusi in tutto il continente africano e solitamente utilizzati dal personale di organismi internazionali, Ong e dai leaders politici locali. Su ordine del Presidente del Burundi Pierre Nkurunziza, l’élite burundese dovrà ormai fare a meno dei Land Cruiser Prado prodotti dalla Toyota e per coloro che ne sono già proprietari, l'”invito” è di rivendere le loro auto al più presto.

Nei fatti, Nkurunziza ha decretato che il budget accordato ai ministri per l’acquisto di una automobile sarà abbassato dagli attuali 45mila-70mila dollari ai 8mila-10mila dollari. “Vogliamo ridurre le spese del governo” ha dichiarato il protavoce del Presidente del Burundi, “e investire questi soldi in campagne che rispondono ai bisogni fondamentali della popolazione burundese”. Per poi precisare: “Non è soltanto il prezzo del veicolo a pesare sulle spese dello Stato, ma anche i costi di manutenzione”.

Il protavoce ha giustifcato questa decisione con cifre alla mano: “Un solo Prado ha un serbatoio di 118 litri di carburante. Due pieni corrispondono a un salario di un ministro (pari a 313 dollari al mese, ndr). E’ una spesa che non ha alcun senso”.

Il governo burundese ha infine aggiunto di aver seguito l’esempio del Rwanda. Infatti, recentemente il regime di Paul Kagame ha messo in vendita oltre un migliaio di auto appartenenti funzionari pubblici con l’obiettivo per ridurre le spese statali.

Secondo i più feroci avversari, l’onnipresenza dei 4×4 sul continente africano sarebbe dovuto al fatto che per gli uomini politici africani queste auto sorgono a vero e proprio “status symbol”. Uno strumento di potere simbolico che non giusitifica la sua effettiva utilità sulle strade africane. Ma proprio per lo stato degradante delle reti stradali del continente, i convinti sostenitori delle Land Cruiser Prado & co. rimangono convinti che questo tipo di auto sono un mezzo di trasporto irrinunciabile.

Al di là delle polemiche destinate a esplodere in Burundi, risulta interessante constatare che il Presidente del Burundi, un Hutu eletto dal Parlamento burundese nell’agosto scorso, ha riproposto in Burundi un decreto amministrativo adottato dal vicino Rwanda, attualmente guidato da Paul Kagame, un Tutsi. Sia il Rwanda (nel 1994) che il Burundi (1993-2004) sono stati afflitti da gravissimi crisi politiche e guerre civili che hanno contrapposto l'”etnia” Hutu a quella “Tutsi”, con la conseguenza di aver destabilizzato l’intera regione deri Grandi Laghi africani.

Per i più attenti analisti della regione, sono ormai note l’amicizia e la stima reciproche che nutrono il Presidente burundese Nkurunziza e il suo omologo rwandese Paul Kagame. Basterà per stabilire una pace duratura in Africa centrale?

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