Mondo
Burkina Faso: accordo Unicredit e Mlal per sanit
Firmato oggi tra Unidea UniCredit Foundation e la Ong Mlal Progetto Mondo l'accordo per la realizzazione di Sentieri della salute per la sanita' di base in Burkina Faso
La partnership tra la fondazione privata del gruppo UniCredit e l’organizzazione non governativa basata a Verona rappresenta uno dei primi esempi in Italia di progettazione congiunta di un’iniziativa di promozione dello sviluppo (empowerment) in un Paese africano, spiega una nota. Il progetto, della durata di tre anni, nasce allo scopo di migliorare le condizioni di salute della popolazione nelle regioni rurali di Hauts Bassins e Cascades in Burkina Faso, oltre 800.000 persone coinvolte, mediante il potenziamento e lo sviluppo del sistema sanitario di base per garantire, nel medio periodo, una sanita’ in grado funzionare con l’attivita’ degli operatori locali. L’intervento, finanziato da Unidea con 1,2 milioni di euro per il primo anno, entrera’ a breve nella fase operativa con la partenza per il Burkina Faso della prima equipe
L’intervento, basato su un approccio integrato, prevede la costruzione e l’adeguamento dei centri sanitari, la formazione e qualificazione del personale medico e paramedico, l’educazione e la sensibilizzazione sui temi dell’igiene e della salute, l’incentivazione alla gestione comunitaria dello sviluppo locale, anche con l’ausilio del microcredito. Il programma mira quindi a fornire un sistema di risposte che nel complesso possano costituire una politica sanitaria di base, operando attraverso azioni di sviluppo che privilegiano la sostenibilita’ di risultati nel lungo periodo. L’organizzazione si propone di agire nel rispetto della cultura locale, di integrarsi con la sanita’ di base e di collaborare con le strutture e gli assetti organizzativi presenti sul territorio.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.