Famiglia
Burgio, “Adulti fondamentali per far comprendere gli errori ai ragazzi”
Don Claudio Burgio, cappellano dell'Istituto penitenziario minorile di Milano 'Beccaria durante l'evento 'La Lombardia è dei Giovani' parla delle risorse incredibili dei giovani che incontra nella comunità Kayròs e in carcere
di Redazione
"Il disagio giovanile è davanti agli occhi di tutti ed è esteso a tante realtà differenti tra loro. Il segno di un malessere giovanile che noi dobbiamo guardare con più realismo. La nostra cultura adulta, fondata sulla prestazione e sul successo 'a tutti i costi' non aiuta i giovani a sentirsi all'altezza dei compiti loro assegnati".
Questa la riflessione di don Claudio Burgio, cappellano dell'Istituto penitenziario minorile di Milano 'Beccaria', durante l'evento 'La Lombardia è dei Giovani' in piazza Città di Lombardia. E proprio l'assessore Bolognini ha sottolineato come "questa iniziativa, basata sull'ascolto, sull'orientamento e sulla formazione, abbia anche una grande valenza socio-educativa".
"Il compito degli adulti – ha proseguito il cappellano del 'Beccaria' – è di cercare di riconciliare il loro mondo con quello di questi ragazzi, facendogli capire che lo Stato non è contro di loro contro e le loro aspettative, i loro sogni, ma è un modo importante per dare un esito diverso al loro percorso".
Guardando al futuro don Burgio conclude con una 'pillola' di ottimismo: "I ragazzi sono sempre pieni di vita, hanno risorse incredibili e a volte diventano anche imprenditori di se stessi perché sono estremamente creativi. Bisogna dare loro sempre possibilità. Anche quelli che sbagliano non sono mai finiti, non sono mai cristallizzati nel loro errore. Sono giovani che, magari proprio attraverso l'errore, possono comprendere la vita e arrivare a scelte più promettenti. Noi dobbiamo infondere questo tipo di speranza che va anche oltre l'ottimismo".
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