Volontariato

Buone azioni in crisi

Good stock alla prova dell’orso

di Giampaolo Cerri

Come sono andate le good stock, le buone azioni (e azioni buone) che Vita ha selezionato? Come hanno affrontato questi titoli la tempesta borsistica dell?ultimo periodo? E l?orso che ha scacciato il toro dalle principali piazze internazionali, ha intaccato o meno le loro quotazioni? Prima di analizzare i dati, giova ricordare come si è arrivati al Portafoglio di Vita. Abbiamo chiesto a numerosi analisti di indicare un pacchetto di titoli sui cui valesse la pena puntare. Azioni in cui sarebbe stato utile investire nel medio periodo. Abbiamo quindi girato le indicazioni ricevute ai partner di Avanzi, l?agenzia di rating etico e contribuisce ai contenuti di E&F.
Agli esperti abbiamo quindi chiesto di fare una cernita: di scartare i titoli di società dalla scarsa sostenibilità sociale e ambientale, tenendo gli altri. Il tutto in maniera trasparente, indicando punti di forza e di debolezza di ciascun titolo e motivando, quando ci sono, le esclusioni.
L?operazione è stata ripetuta per due mesi e continuerà ancora. Nel portafoglio entreranno altri titoli, mentre alcuni già presenti, potrebbero uscirne: per scarsità di rendimento o perché la sostenibilità della società che li ha emessi si è intaccata o è venuta meno. Quanto alla tempesta ribassista dell?ultimo periodo, ecco le prime 13 good stock misurate sui rendimenti dall?inizio dell?anno. Tutte hanno accusato il colpo. Buone compagnie sotto il profilo etico non sono state premiate dal mercato. Si salvano due titoli bancari, Unicredito e Paribas e uno automobilistico, Bmw.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.